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A distanza di neanche due giorni dall’insediamento del nuovo governo, ci si chiede che fine farà il Superbonus, se sarà riconfermato, rimodulato o completamente abolito.
L’agevolazione consiste in una detrazione del 110% delle spese sostenute a partire dal primo luglio 2020, per la realizzazione di specifici interventi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici.
Mentre si attende di capire cosa ne sarà della maxi detrazione e quali interventi pensa di attuare il nuovo governo, facciamo il punto sugli ultimi aggiornamenti del Superbonus 110%.
Prima e seconda casa: quali sono le differenze del Superbonus 110%?
Una delle ultimissime news in merito al Superbonus è quella che ipotizza un possibile ridimensionamento dell’agevolazione per gli interventi edilizi. La formula “110%” potrebbe, infatti, ridursi al 60-70%. È quello che si evince da una proposta di Fratelli d’Italia.
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La stretta, dunque, potrebbe cambiare anche la dinamica sulle seconde case (di lusso), con l’intento di tagliare la spesa pubblica.
ANCE: proroga di 6 mesi per il Superbonus 110%? La proposta
Secondo l’Associazione nazionale costruttori edili (Ance), potrebbe essere necessario un allungamento dei tempi delle scadenze di sei mesi, per poi passare a una ottimale rimodulazione dell’incentivo.
Ciò gioverebbe a chi ha completato il 30% dei lavori sulle unifamiliari entro il 30 settembre 2022. Questi committenti, infatti, riuscirebbero a usufruire del Superbonus 110% per gli investimenti affrontati fino al 30 giugno 2023.
La proroga di sei mesi potrebbe essere positiva anche per i condomìni, che riuscirebbero così a beneficiare dell’aliquota al 110%, sino al 30 giugno 2024, dandosi più tempo per deliberare sugli interventi.
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Superbonus 110%: 51,2 miliardi all’efficienza energetica. Di cosa di tratta?
A fine settembre, la somma registrata riguardo agli investimenti è stata di 51,2 miliardi di euro.
Si parla, quindi, di un aumento di 8 miliardi rispetto ai 43 miliardi di agosto. Un’impennata del genere non si era mai verificata, dal 2020 a maggio 2022, la crescita mensile registrata è stata di 3 miliardi.
Il motivo è legato alla scadenza sugli edifici uni-familiari: l’agevolazione che si può ottenere entro il 31 dicembre pone come limite il 30 settembre per il completamento del 30% dell’intervento complessivo.
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Per questo motivo, dopo una crescita costante degli interventi sugli edifici unifamiliari che va da 12mila a 15mila al mese, settembre ha registrato il boom di +45mila interventi.
* Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.