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È ormai da tempo che il governo sta analizzando il Superbonus 100% e gli effetti da questo creati.
“Il Superbonus 110% sta rappresentando il vero motore della crescita economica e della ripartenza, per questo prorogarne l’efficacia, evitando di restringere il campo, è un investimento per il Paese, che toglie incertezze ed evita di bloccare molti dei lavori programmati” sostiene il viceministro all’Economia Laura Castelli, commento che si rispecchia pienamente nella decisione presa dal Governo di prorogare le scadenze della misura:
- 30 giugno 2022 per gli edifici unifamiliari e le unità immobiliari distintamente accatastate;
- 31 dicembre 2022 per i condomìni;
- 30 giugno 2023 per le case popolari e gli istituti autonomi (Iacp).
Stop ai limiti Isee per il Superbonus 110%
Conseguentemente alle proroghe ora ci si sta concentrando sull’eventualità di cancellare il tetto massimo ISEE (25mila euro), relativamente alle villette unifamiliari, per poter fare richiesta dell’agevolazione.
Il viceministro all’Economia continua: “nel confronto parlamentare di questi giorni, stiamo lavorando proprio su questo, per fare in modo che cadano, in primis, i limiti Isee per le case unifamiliari e che poi si possa estendere il ricorso anche agli altri bonus edilizi. C’è un’ampia convergenza sulla proposta che abbiamo avanzato come M5S”.
Alcuni nodi ancora in sospeso
Come anticipato dal Sole 24 Ore, questa proposta per incentivare gli interventi di efficientamento energetico o di messa in sicurezza delle unità unifamiliari, quali le villette, è stata condivisa da tutti e il Governo sarebbe quindi pronto a rivedere la sua posizione.
Ma nonostante l’apparente accordo tra le forze di governo la partita, a causa di alcuni aspetti ancora in discussione, non risulta totalmente chiusa. Il primo dubbio tra tutti riguarda il Bonus Facciate che, secondo l’articolo 9 del disegno di legge di bilancio, dal 1° gennaio sarà accessibile per tutto il 2022, ma solo con una percentuale ridotta, che passerà dal 90% al 60%.