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La Tari, la tassa sui rifiuti, è un tributo che ogni cittadino è tenuto a pagare al Comune in cui l’immobile è ubicato e serve a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Le scadenze per la Tari non sono uguali per tutti e ogni Comune stabilisce autonomamente dei termini.
Inoltre, la Tari può essere pagata in un’unica soluzione oppure con acconto e saldo.
Ma cosa succede in caso di versamento effettuato in ritardo o in caso di mancato pagamento? E cosa fare se il bollettino per pagare la tassa non arriva?
Vediamo quali sono le sanzioni e come regolarizzare la propria situazione.
Ritardo nel versamento della Tari: la sanzione
Chi paga la tassa sui rifiuti in ritardo rispetto alla scadenza stabilita dal proprio Comune va incontro a una sanzione, il cui importo può essere alleggerito grazie allo strumento del ravvedimento operoso, ossia regolarizzando spontaneamente la propria posizione.
Per ovviare al ritardo occorre versare il tributo non pagato, la sanzione stabilita in misura ridotta e gli interessi, che vengono calcolati sull’importo non pagato al tasso legale vigente.
Il totale da versare in caso di ravvedimento operoso dipende pertanto dalla data in cui si procede con il pagamento di quanto dovuto e il calcolo tiene conto di due elementi: l’importo originario dell’imposta non pagata e la scadenza iniziale stabilita dal Comune.
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La sanzione di solito equivale al 30% dell’imposta dovuta.
Se però il pagamento avviene con soli 10 giorni di ritardo, la sanzione viene ridotta della metà, perché il pagamento è avvenuto entro 90 giorni e di un ulteriore quindicesimo poiché il pagamento è avvenuto entro 15 giorni.
Tari non pagata: conseguenze
Qualora invece la Tari non venga pagata del tutto, le conseguenze diventano più gravi della semplice sanzione amministrativa.
Sel’importo dovuto dal contribuente è inferiore ai 30.000 euro, si tratta di un illecito tributario, che viene punito con sanzioni molto severe.
Se l’importo complessivo della Tari non pagata supera addirittura i 30.000 euro, si tratta di un reato di evasione fiscale, quindi penale, per il quale si può rischiare la detenzione.
Il Comune, in caso di mancato pagamento, può richiedere l’esecuzione forzata per il soddisfacimento del diritto del creditore nei confronti del debitore e ciò può far sì che il tribunale disponga il pignoramento dei beni del debitore.
Cosa fare se la Tari non arriva?
Può capitare anche che il contribuente non paghi la Tari senza volontà di dolo, ma solo perché non gli è arrivato il bollettino per effettuare il versamento.
In tal caso, è bene contattare il proprio Comune per chiedere spiegazioni sul ritardo ed eventualmente procedere al pagamento in modo autonomo, calcolando l’importo e versandolo tramite il modello F24 in banca o in un ufficio postale.
La Tari va in prescrizione?
La Tari è comunque soggetta a prescrizione: se il Comune non invita il cittadino a pagare la tassa entro 5 anni, non potrà più pretendere il pagamento degli importi.