Se il Comune non procede con una delibera sulle aliquote IMU 2021 vengono confermate in modo automatico le aliquote che erano state approvate nel 2020.
Si torna dunque a fare il punto su un altro importante aspetto della normativa relativa all’imposta municipale unica, grazie a un chiarimento arrivato solamente qualche giorno fa da parte del Ministero dell’Economia delle Finanze, con la risoluzione n.8/ DF del 21 settembre 2021.
Vediamo più nel dettaglio di che cosa si tratta.
IMU, il principio della tacita conferma
Quello esposto in estrema sintesi qui sopra è il tema che è stato approfondito nel dettaglio dal MEF: un punto molto importante dal momento che ciò serve per calcolare l’IMU 2021 qualora il Comune non abbia pubblicato nessuna delibera aggiornata.
Ciò significa che per l’anno in corso verranno approvate in modo automatico tutte le aliquote che erano state adottate per il 2020, compresa quella maggiorata dell’1,14%, che deriva dall’applicazione della maggiorazione dello 0,8% dello scorso anno.
Ricordiamo infatti che ai comuni a partire dal 2020 è stato permesso aumentale l’aliquota applicata all’IMU fino ad un massimo dello 0,08%, in sostituzione della maggiorazione che era prevista dalla TASI. A seguito della sua abolizione quindi è stato solamente nel 2020 che i comuni si sono trovati a dover deliberare per applicare l’aumento dell’aliquota, passato l’anno la maggiorazione deliberata può essere considerata applicata a regime e negli anni successivi i comuni hanno facoltà solamente di ridurre tale percentuale e non di aumentarla, sempre attraverso specifica delibera.