Indice dei contenuti
Quando viene realizzato un nuovo edificio, dotato quindi di un nuovo ingresso, occorre fare richiesta al Comune di competenza per l’apposizione di un nuovo numero civico: la normativa prevede, infatti, che porte e accessi agli edifici di qualsiasi tipo siano provvisti di numeri, posti su targhe.
L’assegnazione del numero civico pertanto è obbligatoria e, oltre a riguardare l’anagrafe, in quanto ogni nucleo familiare deve risultare residente presso un indirizzo preciso, risulta importante anche per consentire l’arrivo dei mezzi di soccorso in caso di pericolo, quali ambulanze, Vigili del Fuoco e Polizia.
Vediamo quali sono gli obblighi rispettivamente del Comune e del proprietario dell’edificio.
Numero civico: quali sono gli obblighi del Comune
La numerazione degli accessi agli edifici deve essere effettuata dal Comune in base alle norme stabilite dall’Istituto Centrale di Statistica: esso ha l’obbligo anche di tenere aggiornata la numerazione civica, tenendo conto delle variazioni urbanistiche, della costruzione di nuovi immobili e della demolizione di altri.
Le diverse aree di circolazione, quali vie e piazze, vanno numerate secondo la normale successione dei numeri, generalmente in ordine crescente partendo dal centro città verso la periferia, anche se in alcuni casi sono presenti sistemi di numerazione diversi appartenenti alla tradizione, quale per esempio il sistema metrico, nel quale il numero civico indica la distanza da un punto di riferimento prestabilito.
Per le strade, vengono attribuiti:
- numeri dispari sul lato sinistro;
- numeri pari su quello destro;
- per le piazze la numerazione è progressiva.
Quando occorre attribuire un nuovo numero su un accesso posto tra due ingressi già numerati in maniera progressiva, il numero sarà quello precedente seguito da una lettera dell’alfabeto o dalla dicitura bis, ter, ecc.
L’attribuzione del numero civico in alcuni casi non è obbligatoria: per le chiese, i monumenti pubblici (a meno che non ospitino uffici o altre funzioni), i fabbricati rurali abitati solo per brevi periodi, i fienili e le stalle.
Numero civico: quali sono gli obblighi del proprietario
Il proprietario che costruisce un nuovo edificio deve presentare al Comune di competenza una apposita domanda per ottenere l’attribuzione del numero civico: essa va redatta secondo un apposito modello Istat e deve indicare in modo preciso quali sono gli accessi, dove affacciano e quale è la destinazione d’uso del fabbricato.
Come fare la domanda per l’attribuzione del nuovo numero civico
La domanda per l’attribuzione del nuovo numero civico deve essere fatta quando la costruzione è ultimata, ma in ogni caso prima che l’edificio venga materialmente occupato e usato e contestualmente alla presentazione della domanda per ottenere l’agibilità dell’edificio, in cui si attesta la sussistenza delle condizioni di sicurezza, igiene e salubrità necessarie per poterlo utilizzare.
In qualche caso, le targhe della numerazione civica sono fornite dal Comune per ragioni di uniformità; in altri casi l’amministrazione fornisce al proprietario un fac-simile dove sono indicate tutte le caratteristiche che deve avere la targa da far realizzare, quali altezza e larghezza, colore, materiale, altezza del numero.