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La riforma dei bonus edilizi in Italia prosegue. La manovra sul futuro dei benefici e delle agevolazioni è in continua evoluzione, con scadenze, proroghe e sanatorie che si susseguono a ritmo serrato, a colpi di proroghe e vivaci dibattiti in Parlamento.
Per il 2025, le previsioni di Confedilizia delineano un quadro di semplificazione, con la conferma di alcuni bonus chiave e l’eliminazione di altri. Vediamo cosa si prevede, e su quali investimenti puntare per ristrutturare casa e adeguarla ai nuovi standard green.
Quali bonus ci saranno nel 2025?
Per alcuni benefici e agevolazioni si prevede una conferma anche nel 2025. Quelli che dovrebbero restare in vigore sono i seguenti:
Bonus ristrutturazione
Prorogato al 31 dicembre 2025 con aliquota al 36% e massimale di spesa di 48 mila euro per unità immobiliare;
Ecobonus
La proroga è prevista fino al 31 dicembre 2025 con aliquote differenziate in base al tipo di intervento. La percentuale di agevolazioni varia dal 50% per interventi di efficientamento energetico, al 65% per interventi di riqualificazione energetica, fino a un massimo del 70% per interventi di demolizione e ricostruzione con miglioramento sismico;
Sismabonus
Il Sismabonus è salvo almeno fino al 31 dicembre 2025 con aliquote differenziate in base al livello di rischio sismico. Quindi, 75% di agevolazione fiscale per interventi che riducono il rischio sismico ad una classe inferiore, 80% per interventi che riducono il rischio sismico a due classi inferiori, 85% per interventi che riducono il rischio sismico a tre classi inferiori.
Come sarà il Superbonus nel 2025
Capitolo a parte merita il Superbonus, finito nel mirino del governo per le critiche sulla presunta eccessiva spesa, e sugli sprechi contestati da parte dell’esecutivo. In questo caso, la riduzione delle agevolazioni è più evidente. Il Superbonus 2025 sarà così strutturato:
- Agevolazioni con aliquota del 65% solo per condomini e proprietari di edifici da 2 a 4 unità immobiliari, e massimali di spesa variabili, a seconda della tipologia di interventi edilizi;
- Aliquota 110% solo per interventi nei Comuni colpiti da eventi sismici dal 1° aprile 2009 (stato di emergenza).
Le previsioni e le novità sui bonus edilizi
Altri bonus edilizi minori sono stati prorogati. In particolare:
- il bonus barriere architettoniche: prorogato al 31 dicembre 2025 con aliquota al 75%, e con tetto massimo di spesa di 96 mila euro;
- il bonus idrico: prorogato al 31 dicembre 2025 con aliquota al 50% e massimale di spesa di 1.000 euro.
Infine si prevede l’introduzione di un nuovo bonus per l’acquisto di case antisismiche, con l’80% di agevolazioni sul prezzo di acquisto. Il beneficio è rivolto a chi compra immobili in zone sismiche 1, 2 e 3.
Quali bonus edilizi sono stati eliminati
Per il 2025 si prevede una ulteriore stretta sui bilanci pubblici per snellire la spesa pubblica, anche a costo di tagliare alcuni benefici importanti per l’economia edilizia. È il caso di alcuni bonus destinati a scomparire, perché non riconfermati per il 2025, quali:
- Bonus facciate;
- Bonus mobili;
- Bonus verde;
- Eco e Sismabonus combinati per interventi sulle parti comuni degli edifici (soluzione attualmente in vigore, ma non più prevista nel 2025).
Le previsioni di Confedilizia per il 2025 delineano uno snellimento e una maggiore semplificazione per i bonus nel settore dell’edilizia e dell’immobiliare italiano. La scelta di concentrarsi sull’Ecobonus e sul Sismabonus mira a incentivare interventi di efficientamento energetico e di messa in sicurezza del patrimonio immobiliare italiano a rischio. Ma la strada verso la transizione verde, e il raggiungimento degli obiettivi della direttiva europea Case Green, appare ancora in salita.