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Quella che abbiamo imparato a conoscere con il nome di classificazione catastale degli immobili è una ripartizione utilizzata dall’Agenzia delle entrate e dagli uffici pubblici per raggruppare edifici e strutture che presentano requisiti e caratteristiche comuni.
Inoltre, l’elenco delle varie categorie catastali contiene tutte le informazioni sul tipo di utilizzo che viene consentito nelle diverse strutture, la loro rendita catastale e la tassazione che deriva dal loro possesso.
Come dimostra il caso della categoria catastale F7, è bene che la classificazione mantenga una sua flessibilità per adeguarsi ai cambiamenti infrastrutturali della società di oggi. Scopriamo di più su quest’ultimo tema.
Categoria catastale F7: cosa comprende
Come specificato nelle norme legislative approvate in materia, la categoria catastale F7 racchiude al proprio interno le cosiddette “Infrastrutture di reti pubbliche di comunicazione“.
In sostanza, all’interno della categoria catastale F7 trovano posto due grandi tipologie di infrastrutture che trovano posto nei centri abitati di tutta Italia:
- gli elementi di reti pubbliche di comunicazione elettronica ad alta velocità;
- le altre tipologie di costruzioni di reti pubbliche di comunicazione.
Nello specifico, nella seconda delle due voci rientrano anche le reti pubbliche installate in fibra ottica per la diffusione della banda larga e ultra-larga. Dunque, le infrastrutture che consentono l’ingresso di internet nelle case di tutti noi.
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Le infrastrutture della categoria catastale F7 hanno una rendita economica?
Secondo quanto riportato nell’apparato legislativo che regola l’ambito, le costruzioni che rientrano nella categoria catastale F7 non presentano rendita catastale.
Di conseguenza, i proprietari di queste infrastrutture non sono tenuti a sostenere alcuna spesa per il loro utilizzo.