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In caso di terremoto o calamità naturali a ripagare i danni solitamente dovrebbe essere lo Stato che si fa carico di metter in bilancio anche il rifacimento di citta e abitazioni post sisma. Lo Stato dovrà provvedere più in fretta possibile a risarcire i cittadini attraverso agevolazioni fiscali, misure eccezionali e opere infrastrutturali immediate.
In pratica, come abbiamo visto negli ultimi gravi casi di terremoto (ricordiamo che molte zone d’Italia sono al alto rischio sismico), lo Stato si deve preoccupare di mettere in sicurezza le città colpite e intanto di agevolare la ripresa della vita comunitaria.
In caso di danni da terremoto quanto risarcisce lo Stato?
I fondi messi a disposizione dallo Stato per risarcire dai danni causati da disastri ambientali variano in relazione alla gravità dell’evento e ai danni causati. Va però precisato che il risarcimento dei danni a capo del Governo non è legge, quindi non vige un obbligo costituzionale.
In caso di terremoto ad esempio lo Stato risarcisce i danni degli immobili attraverso i seguenti meccanismi fiscali:
- contributi economici diretti alle famiglie che hanno perso le abitazioni, vengono elargiti in base alla disponibilità del Bilancio pubblico;
- detrazioni fiscali come ad esempio il Sisma bonus emesso per agevolare la ricostruzione e messa in sicurezza degli edifici danneggiati dal terremoto.
Lo Stato interviene in base alle possibilità economiche dei conti pubblici al momento della catastrofe, può dunque rivelarsi imparziale tar un evento e un altro.
Quando arrivano gli aiuti dello Stato
In caso di terremoto o di altre calamità naturale grave, gli aiuti da parte dello Stato sono messi a disposizione solo dopo che viene dichiarato lo stato di calamità naturale.
Terremoto: il costruttore è responsabile dei danni alla casa?
A risarcire gran parte dei danni a cose e immobile dopo un terremoto, quindi, è lo Stato. Però non va dimenticato che a volte tra le responsabilità chiamate in causa per i danni su palazzi ed edifici è anche lo stesso costruttore.
Perché accusare il costruttore? Il motivo è semplice: in caso di costruzione negligente, ovvero se l’impresa di costruzioni ha edificato:
- senza rispettare le norme obbligatorie antisismiche, soprattutto nei territori definiti a rischio sisma;
- ha usato materiali edili scadenti;
- ha risparmiato sulle perizie tecniche.
In tutti questi casi, il costruttore può essere accusato di negligenza.
Il costruttore è responsabile del costruito per 10 anni dalla consegna dell’immobile.
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Assicurazione contro i danni da terremoto
L’esperienza insegna che i danni da terremoto possono essere davvero gravi nel nostro Paese, sia a livello di perdite umane sia a livello di danni oggettivi alle città. Non sempre lo Stato ha potuto ripagare i danni subiti. Per questo può essere utile stipulare una polizza di assicurazione che copre proprio i danni da terremoto.
Ogni privato cittadino può dunque richiedere informazioni al proprio ente assicurativo di fiducia e richiedere un preventivo per stipulare una polizza assicurativa che copra i danni alla casa, compresi i danni causati da eventi calamitosi.
Con la polizza di assicurazione contro i danni da sisma verrà pagata la ricostruzione e messa in sicurezza dell’abitazione e vi saranno anche risarcimenti nel limite del massimale stabilito dalle parti all’atto di stipulazione del contratto assicurativo.
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