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I papaveri sono dei fiori tipici della stagione calda: ricchi di colori vivaci, portano allegria e sono caratteristici dell’estate. Ne esistono ben 100 specie diverse e hanno svariati colori, quali il bianco, il rosso, il giallo e l’arancione.
Solitamente crescono in modo spontaneo nei campi, ma in realtà possono essere coltivati senza difficoltà in giardino o persino in vaso sul terrazzo di casa.
Vediamo come coltivare i papaveri, quando seminarli e come curarli al meglio.
Come e quando seminare i papaveri
I semi di questa pianta, che sono molto piccoli, vanno disposti sul terreno e poi lievemente pressati. Il terreno adatto deve essere leggero e ben drenato e deve essere ricco di sabbia e di ghiaia.
Indipendentemente dal fatto che vengano seminati in giardino o in vaso, questi fiori per crescere bene hanno bisogno di sole per 5 o 6 ore al giorno, quindi bisogna scegliere l’esposizione in modo adeguato.
Il periodo più adatto per seminare i papaveri annuali è – com’è facile intuire – l’autunno. Invece, per la specie perenne il momento migliore per la semina è la primavera.
Se si ha a disposizione uno spazio adeguato, si può scegliere di non effettuare la semina tutta insieme: i semi possono essere divisi in più gruppi, che verranno interrati a distanza di una settimana o due l’uno dall’altro. In questo modo la fioritura durerà più a lungo.
Come prendersi cura dei papaveri in giardino
Il papavero, dal momento che di solito cresce in modo spontaneo, è un fiore che non necessita di particolari cure e quindi risulta molto facile da coltivare anche per chi non è molto bravo nel giardinaggio.
Infatti, si tratta di una pianta molto resistente: vive bene anche in caso di aridità del terreno e non ha bisogno di annaffiature frequenti o abbondanti.
In piena estate, quando le temperature si fanno più torride, il papavero va bagnato ogni 4-5 giorni se coltivato in vaso e circa una volta a settimana se in giardino. Periodicamente si consiglia di arricchire il terreno con un normale concime.
Alla fine di agosto, possono essere raccolti i semi del papavero, che possono essere usati a scopo alimentare per la preparazione di pane e dolci, oppure essere conservati in un luogo fresco per la semina dell’anno successivo.