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Tra le misure per gestire il turismo e i suoi impatti, le città di Padova, Brescia, Roma e Napoli hanno deciso di aumentare la tassa di soggiorno. Questa mossa si inserisce in un contesto più ampio di strategie adottate dalle amministrazioni comunali per affrontare le sfide legate al turismo di massa e garantire una gestione sostenibile delle risorse locali.
Tassa di soggiorno, quanto si pagherà città per città
Padova
A Padova, gli incrementi previsti a partire da luglio 2024 riguardano gli alberghi della categoria tre stelle in su, con un rincaro di 0,5 euro.
Brescia
Brescia, che ha registrato due milioni di turisti in più rispetto all’anno precedente, ha anche annunciato rincari per l’estate, in risposta alle pressioni dell’overtourism durante l’alta stagione.
Roma
A Roma, che si prepara ad ospitare il Giubileo del 2025, dopo il periodo estivo la tassa di soggiorno negli alberghi di fascia extralusso è stata incrementata, raggiungendo i dieci euro. Nel caso della Capitale, l’aumento mira a gestire l’afflusso di visitatori e a migliorare i servizi turistici in vista di un evento così significativo.
Napoli
Allo stesso modo, Napoli ha rivisto al rialzo le proprie tariffe di soggiorno nei mesi scorsi, in linea con quanto già avvenuto a Milano.
Nella città ai piedi del Vesuvio i prezzi sono di 2.50 euro a notte per i due stelle, 3.50 per i tre e 4.50 per i quattro stelle, numeri in linea con quelli di altre città italiane, come Milano e Venezia. Secondo Ansa, il prezzo della tassa potrebbe aumentare ancora, sempre in vista del Giubileo. La possibilità è stata avanzata dall’assessore al Bilancio, Pier Paolo Baretta.
Come funzionano le nuove tasse
Le modalità di pagamento della tassa di soggiorno variano da città a città, ma generalmente viene saldata al momento del pernottamento o attraverso piattaforme online dedicate.
Impatto sul turismo e sui comuni
Queste misure non sono esenti da critiche, soprattutto per il timore che possano disincentivare le visite turistiche. Tuttavia, l’intento delle amministrazioni è duplice: da un lato, generare entrate aggiuntive per migliorare i servizi e le infrastrutture; dall’altro, regolare il flusso di visitatori per preservare la qualità della vita dei residenti e l’integrità dei siti di interesse. Con lo stesso scopo si stanno muovendo anche altre città, come Venezia (ticket di ingresso), Capri (aumento della tassa di sbarco) e Firenze (maxi ZTL nel centro cittadino).
Nel 2023, la tassa di soggiorno ha contribuito significativamente alle casse comunali, con un gettito di 702 milioni di euro a livello nazionale, dimostrando l’importanza di questa leva fiscale nel bilancio delle città turistiche.
Verso un turismo sostenibile
Le città italiane stanno cercando di trovare un equilibrio tra l’accoglienza e la salvaguardia ambientale e sociale. Gli aumenti della tassa di soggiorno e l’introduzione di biglietti di ingresso rappresentano strumenti per gestire l’impatto del turismo, con l’obiettivo di assicurare una convivenza armoniosa tra visitatori e residenti, nella tutela del patrimonio culturale e naturale.