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Il funzionamento meccanico dei dispositivi di sicurezza è un argomento particolarmente interessante quando ci si ritrova a scegliere quali sono i componenti migliori e più sicuri per la propria casa.
Per quanto riguarda la sicurezza delle porte, potresti aver sentito parlare della maniglia martellina. Cosa rende così speciale questa maniglia e qual è il significato dell’acronimo “DK”? Capiamo insieme cos’è la maniglia martellina e la sua variante evoluta, la martellina DK.
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Quali sono e come funzionano le maniglie delle finestre?
Prima di capire cos’è la maniglia DK o come funziona la martellina, è importante comprendere a pieno il funzionamento del sistema di chiusura delle finestre e delle portefinestre, che svolgono un ruolo cruciale nella sicurezza e nella tranquillità di una casa.
Finestre e portefinestre sono composti da un telaio fisso e da uno o due elementi mobili, ovvero le ante. Affinché la chiusura e la tenuta tra questi due elementi siano efficaci, è necessario un meccanismo che si integri sia con la parte fissa che con quella mobile.
A seconda del tipo di anta e del movimento previsto, così come del materiale con cui è realizzato il serramento, questo meccanismo può assumere diverse forme, come:
- una cremonese;
- una martellina, con variante martellina DK;
- un maniglione per alzante scorrevole, nel caso in cui il serramento sia di tipo scorrevole.
Il meccanismo della cremonese è più conosciuto: viene spesso impiegato negli infissi in legno, ed è composto da un’asta metallica divisa in due parti che, azionato da una maniglia centrale, utilizza un sistema a cremagliera per far scorrere le aste verso l’alto o il basso, garantendo la chiusura delle ante. Qual è invece il funzionamento della martellina o della maniglia DK?
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Cos’è la martellina?
La martellina, di concezione più moderna rispetto alla cremonese, ha lo scopo di garantire la chiusura del serramento, ma con una differenza fondamentale: assicura la chiusura in più punti lungo l’intero perimetro dell’infisso, offrendo così maggiori garanzie di sicurezza rispetto alla cremonese. È costituita da:
- un’impugnatura a L;
- una rosetta di copertura;
- un perno quadro.
La maniglia martellina, simile a una leva, ha l’ingranaggio posto in alto, il che facilita il movimento e l’azionamento del meccanismo di chiusura. Questa disposizione consente una maggiore ergonomia nell’utilizzo della maniglia, rendendo più agevole l’apertura e la chiusura del serramento.
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Cosa vuol dire maniglia DK?
Abbiamo visto che una variante della maniglia martellina è la maniglia DK, ma cosa vuol dire? La sigla DK trova la sua origine nell’espressione inglese “Dry Keep“, che indica la capacità di mantenere asciutto l’ambiente interno.
Questo tipo di maniglia, affiancando alla tradizionale funzione di apertura e chiusura anche la possibilità di regolare l’anta a vasistas, permette di areare la stanza senza dover completamente aprire la finestra.
La maniglia DK oltre a offrire anche opzioni intermedie per la microventilazione, è infatti dotata di tre posizioni principali:
- finestra chiusa;
- finestra aperta a battente;
- finestra aperta a ribalta.
Questa versatilità la rende estremamente popolare per i serramenti esterni, in particolare per le finestre a ribalta.