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Le rate dei mutui in due anni sono cresciute fino al 65%. Il prezzo pagato per tenere a freno il termometro dell’inflazione è stato altissimo nel 2023, perché molti italiani non sono riusciti a pagare una o più rate. I risultati dell’indagine a cura di mUp Research e Norstat, per conto di Facile.it, mostra l’altra faccia degli aumenti dei tassi decisi dalla Banca Centrale Europea.
A questi dati in controluce si sommano quelli di un rapporto Intesa-Centro Einaudi che rivela l’indole da grandi risparmiatori degli italiani.
Intanto, filtrano le prime previsioni positive sui mutui 2024 dopo l’annuncio della Bce che ha messo il freno agli aumenti dei tassi.
Quanti italiani non riescono a pagare i mutui
Sono quasi 200 mila le famiglie italiane che nel 2023 non sono riuscite a coprire una, o più rate del mutuo in corso. La fotografia di mUp Research e Norstat mostra altri aspetti insofferenti della realtà economica quotidiana. I mutui che non si riescono a rimborsare sono soprattutto a tasso variabile, i più colpiti dagli aumenti che in due anni hanno più che raddoppiato le rate, fino a un massimo del 65%.
Il tasso variabile in un’economia libera e stabile, in genere è più basso di quello fisso, ma comporta dei rischi che ora ricadono proprio su quelle famiglie con un mutuo a carico. Un fenomeno che si sta tentando di arginare per non scoraggiare investitori e investimenti.
Tuttavia, secondo l’ultima indagine Intesa-Einaudi non sono molti gli italiani sotto la soglia critica di un terzo delle entrate in rapporto al mutuo (8,2% degli intervistati).
Quando inizieranno a scendere i tassi dei mutui
Il calo dell’inflazione e la seconda frenata ai tassi decisa dalla Bce hanno acceso qualche segnale positivo per il 2024. Infatti si prevede un calo dell’indice Euribor già dalla prossima primavera. A marzo potrebbe passare dal 3,95% al 3,68%, e concludere la parabola discendente al 2,68% nel dicembre 2024. A quel punto potrebbe registrarsi la prima flessione della rata di un mutuo medio. Ad esempio, una rata da 750 euro di oggi a marzo scenderebbe a 731, e 660 euro a dicembre 2024, quasi 100 euro in meno in un anno.
Cosa fare se non si riesce a pagare la rata del mutuo?
L’indagine commissionata da Facile.it evidenzia come gli italiani si stanno organizzando per fronteggiare gli aumenti delle rate. Il 21% del campione intervistato ha scelto la rinegoziazione con la propria banca. La surroga riguarda un quasi 7% degli intervistati, il 6,4% ha scelto di estinguerlo parzialmente, il 4% ha allungato la durata del mutuo.
Ma la rinegoziazione non è andata in porto per il 27,9% di chi ha un mutuo con tasso variabile. E neppure le surroghe vanno sempre a buon fine.
La casa resta il bene rifugio degli italiani
Intesa Sanpaolo e Centro Einaudi hanno presentato i risultati di un’indagine dal titolo “Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani 2023”. Dai numeri emerge che il 54,7% delle famiglie risparmia, e lo fa soprattutto per la casa (30%), più dei figli (16%), ai quali viene spesso destinata la casa, ritenuta il miglior investimento e bene rifugio in assoluto.
Il patrimonio immobiliare degli italiani è salito a quasi 4mila miliardi di euro solo per la prima casa.