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Si è tenuto il 20 dicembre 2023 l’incontro al MIT (Ministero del Turismo), convocato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, per l’adozione del Piano Casa a partire dal 2025 e di altre future iniziative relative alle politiche abitative. Al tavolo ministeriale si sono seduti anche i rappresentanti di FIMAA e FIAIP.
Ecco cos’è il Piano Casa e quali sono le proposte delle due associazioni di categoria.
Cosa prevede il Piano Casa
L’incontro al MIT ha avuto come obiettivo quello di avviare le trattative che culmineranno in un imponente Piano Casa dal 2025. Tra le proposte avanzate dal MIT c’è lo stanziamento di almeno 100 milioni di euro per finanziare alcune attività, per esempio:
- recupero del patrimonio immobiliare esistente sul territorio;
- riconversione degli edifici che hanno un’altra destinazione pubblica (es. ex caserme e ospedali);
- destinazione degli immobili privati rimasti invenduti all’edilizia residenziale pubblica sociale.
La data del segnare sul calendario, ora, è il 16 gennaio 2024: per quel giorno il ministro Salvini ha convocato una nuova riunione a Roma.
Chi ha partecipato all’incontro al MIT
Al tavolo del Ministero si sono seduti i rappresentanti di svariate realtà (associazioni, aziende, banche eccetera) particolarmente interessate dai provvedimenti del Piano Casa. Tra queste:
- Confindustria Assoimmobiliare;
- ANCI;
- INPS;
- INAIL;
- Federcasa;
- Unioncasa;
- ABI;
- Confedilizia;
- Confabitare;
- Nomisma;
- AIR;
- ANAMA;
- APPC;
- FIMAA;
- FIAIP
e molte altre.
Le proposte di FIMAA
A rappresentare la FIMAA (Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari) alla riunione è stato il Vicepresidente Vicario, Maurizio Pezzetta.
Al termine dell’incontro, la Federazione ha inviato al Ministero un documento che raccoglie posizioni e proposte relative al Piano Casa, nello specifico:
- il Piano Casa deve avere un “un ruolo strategico nell’incremento e nella tutela del patrimonio immobiliare nazionale, nonché nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ed efficienza energetica del settore edilizio“;
- la promozione e l’agevolazione dei cambi di destinazione d’uso degli immobili;
- la tempestiva facilitazione delle autorizzazioni urbanistiche;
- l’agevolazione delle pratiche relative all’allineamento della conformità urbanistica e catastale;
- l’ottimizzazione del panorama edilizio, attraverso la razionalizzazione e, dove opportuno, la demolizione e ricostruzione;
- l’estensione della cedolare secca al 21% agli immobili ad uso commerciale;
- la previsione di incentivi fiscali in materia edilizia.
FIAIP
“È con favore che accogliamo questa iniziativa che FIAIP propone da tempo e alla quale contribuiremo con proposte percorribili orientate ad aumentare l’offerta di abitazioni nel mercato e per fare ciò serve una fattiva sinergia tra pubblico e privato“. Con queste parole Gian Battista Baccarini, Presidente Nazionale della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, ha accolto le proposte del MIT relative al Piano Casa.
Un piano che manca “da oltre 70 anni“, prosegue il presidente, e che oggi ha il fondamentale compito di “risolvere il problema dell’emergenza abitativa sia tramite la previsione di un piano strutturato di edilizia residenziale sia sociale che pubblica, anche e soprattutto tramite la riqualificazione di quell’ingente parte di patrimonio pubblico dismesso o in disuso, sia tramite criteri incentivanti per l’iniziativa privata, di natura sia fiscale che tecnica“.