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In queste ore, si è registrato un incremento del tasso d’interesse sui mutui e sui prestiti, che ha importanti ripercussioni su coloro che si accingono a sottoscrivere un mutuo a tasso variabile in questo 2023.
Quali conseguenze ha l’aumento dei tassi di interesse?
Tale situazione è ben documentata dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI) che ha emanato il bollettino che descrive la situazione generale e che sottolinea come questo aumento dei tassi di interesse implica:
- una difficoltà maggiore nella stipulazione dei mutui per utenti privati e famiglie;
- una diminuzione del potere d’acquisto del denaro;
- un aumento dei prezzi dei beni con conseguente aumento della povertà.
Il tasso di interesse ha già causato notevoli disagi, soprattutto alle giovani coppie che necessitano di un mutuo per l’acquisto della prima casa.
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Molto spesso coloro che erano interessati o che hanno scelto un mutuo con tasso variabile stanno vivendo momenti molto difficili tanto che il governo Meloni ha stabilito anche una exit per coloro che hanno un reddito annuo inferiore ai 35.000: in questo caso, sarà possibile optare per un cambio del contratto con uno a tasso fisso.
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Tassi BCE: è in arrivo una nuova crisi?
Le decisioni relative alla politica monetaria al vaglio della Banca Centrale Europea (BCE) hanno avuto ripercussioni sulle domande di finanziamento, che nel 2023 sono già previste essere in calo, seguendo il trend degli ultimi due mesi del 2022, mentre i prestiti sono aumentati del 2,1%, rispetto ad un anno fa.
Rispetto a novembre, invece, si è registrato un aumento del 2,8% per le imprese e addirittura del 3,8% per quanto riguarda i prestiti concessi alle famiglie.