Indice dei contenuti
L’acquisto della casa è uno dei principali obiettivi degli italiani ma il costo del mutuo stanno incidendo sempre di più sulle famiglie, specialmente dopo gli ultimi rialzi.
In questo articolo si possono trovare alcuni consigli per portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi una parte delle spese.
Questo consentirà di ammortizzare il costo della vita ai consumatori italiani che si trovano a fronteggiare l’aumento dei costi delle bollette e della spesa alimentare. Vediamo un po’ meglio di cosa si tratta.
Cosa sono gli interessi passivi del mutuo?
Quando si richiede un mutuo si deve restituire all’ente creditore che ha concesso il prestito la quota richiesta più gli interessi che si maturano nel corso del tempo in relazione alla quantità dell’importo e alla durata del mutuo.
Questi si chiamano interessi passivi, cioè un costo extra rispetto alla somma ricevuta ma che non può superare determinate soglie così come previsto dalla legge.
Questi costi possono essere portati in detrazione attraverso la dichiarazione dei redditi ottenendo una “detrazione d’imposta” pari al 19% dei costi per interessi passivi e oneri accessori, fino a un massimale di 4mila euro.
Leggi Anche: COME RISPARMIARE SULLA RATA DEL MUTUO
Chi può richiedere la detrazione
Per portare in dichiarazione dei redditi gli interessi passivi:
- il mutuo deve essere stato acceso per l’acquisto della prima casa;
- l’intestatario dovrà trasferirvi la residenza stabile;
- l’immobile a cui si riferisce il mutuo deve essere acquistato entro l’anno precedente o l’anno successivo alla stipula del finanziamento con l’ente erogatore;
- l’istituto che ha concesso il credito deve avere sede in Itala.
- Nel primo anno la detrazione è possibile sulle spese indispensabili per la stipula del contratto di mutuo, tra cui, ad esempio, il costo per il notaio, la perizia e le spese ipotecarie;
- Si può beneficiare della detrazione anche per la costruzione e la ristrutturazione della prima casa; i lavori detraibili sono quelli partiti sei mesi prima dell’inizio dei lavori o fino a 18 mesi successivi dall’avvio;
- In caso cointestazione, entrambi i firmatari il contratto di finanziamento hanno diritto di accesso alle detrazioni del 19%, ma per un ammontare complessivo sempre di 4mila euro e, quindi, per un massimo di 2000 euro ciascuno.
* Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.