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La riforma del Superbonus porterà a scadenze e proroghe da definire. Dopo mesi di acceso dibattito sui costi e sui benefici del maxi incentivo introdotto nel 2020, il settore edile e immobiliare prova ora a riorganizzarsi, e a fare i conti con i tagli e le nuove misure che tengono col fiato sospeso molti italiani, e mettono a rischio numerosi cantieri ancora aperti.
Quanto è costato davvero il Superbonus
Fino a dicembre 2023 il Superbonus è costato alle casse dello Stato Italiano quasi 100 miliardi di euro. Queste risorse sono investimenti utilizzati per efficientare il patrimonio immobiliare italiano, in piena transizione energetica ed ecologica.
Delle risorse investite, circa 50 miliardi sono stati destinati ai lavori in condominio, 30 per interventi sugli edifici unifamiliari, 10 miliardi sono serviti alle unità abitative indipendenti. Fondi minori sono servizi a ristrutturare castelli e altri palazzi.
Secondo uno studio Nomisma del 2023, il Superbonus avrà effetti positivi sull’economia e sui consumi, con benefici sulle bollette (grazie agli interventi edilizi e di impianti di efficientamento energetico). Le stime parlano di un ritorno positivo per l’economia nazionale pari a quasi 200 miliardi di euro.
Quali sono le scadenze del Superbonus
A fine dicembre 2023 restano col fiato sospeso migliaia di cantieri e proprietari di casa, perché bisognerà finire lavori per oltre 15 miliardi di euro, pena la perdita delle agevolazioni 110%. Il dibattito è ancora aperto. Sono 3 i possibili scenari su cui il governo dovrà decidere. Ecco le ipotesi:
- Proroga di qualche mese per i lavori in condominio (con aumento del deficit sul bilancio dello Stato e conti pubblici a rischio);
- SAL (Stato avanzamento lavori) straordinario con agevolazione 110% sui lavori effettuati fino al 2023, e detrazione al 70% per i restanti lavori nel 2024;
- Nessuna proroga, niente SAL, e detrazione al 70%.
Proroghe Superbonus 2024
Nel 2024 entrerà in vigore un Superbonus molto rimaneggiato, con meno sconti e detrazioni inferiori, e alcune agevolazioni confermate. Ecco cosa ricordare:
- Il Superbonus 2024 sarà in vigore solo per i condomini, con detrazione al 70% (65% nel 2025);
- La cessione del credito e lo sconto in fattura saranno possibili solo se la Cilas (Comunicazione inizio lavori Superbonus) è stata già presentata entro il 17 febbraio 2023;
- Il Superbonus 110% sarà possibile fino al 2025 solo per gli immobili colpiti dai terremoti dal 2009 in poi.
Quali Bonus restano nel 2024
Tra i Bonus edili disponibili nel 2024 ci sono:
- Sismabonus ordinario (tetto massimo di spesa di 96mila euro in 5 anni);
- Ecobonus (collegato a impianti sostenibili, al 50 e al 75% a seconda dei lavori);
- Bonus ristrutturazioni (al 50% con tetto massimo di spesa di 96mila euro);
- Bonus arredi e elettrodomestici (con massimo di spesa ridotto a 5mila euro, detrazione 50% in 10 anni);
- Bonus barriere architettoniche (detrazione fiscale del 5% in 5 anni, e spesa che varia da 30 a 50mila euro massimi in condominio e casa singola).