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Come una gonna di seta, una struttura tubolare di acciaio si solleva delicatamente, rivelando l’ingresso della Torre Unipol, la nuova principessa dello skyline di Milano.
Questo capolavoro architettonico, che sovrasta via Melchiorre Gioia e pensato dallo studio Mario Cucinella Architects, è stato realizzato attraverso un meticoloso lavoro che ha richiesto mesi di impegno (il cantiere è stato avviato nell’ottobre del 2020).
I lavori si sono svolti in un cantiere all’avanguardia, unico nella città, caratterizzato da una struttura “verticale” che occupa uno spazio minimo alla base. Una volta all’interno, ci si trova di fronte a un imponente “grande vuoto”: un atrio alto 80 metri che funge da cuore pulsante del grattacielo.
Struttura e interni
L’edificio a firma Mario Cucinella Architects, pronto entro la fine dell’anno, si struttura su 23 piani, con un’altezza complessiva di 125 metri. Le diverse aree operative dell’edificio si affacciano sul “grande vuoto” come balconi, uno dopo l’altro.
Sebbene il sogno di un giardino verticale di design sia svanito a seguito dell’era del Covid, l’effetto bioclimatico rimane evidente, come un camino che cattura il calore e lo diffonde verso l’alto. Inoltre, i pannelli solari copriranno oltre il 60% del fabbisogno energetico per il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria.
Salendo verso la cima, teli di plastica proteggono i mobili di design degli uffici, ormai pronti per essere utilizzati, mentre la polvere del cantiere non riesce ad oscurare la trasparenza dei vetri più cristallini della città.
Vetri, questi, incastonati in trame d’acciaio bianche e blu, colori che rappresentano l’aspetto sociale dell’edificio, arrotondando la sua iconica facciata. Una volta terminati i lavori, gli acrobati delle imprese verticali si occuperanno di pulire i vetri, garantendo una vista mozzafiato entro la fine dell’anno.
L’area “green” della Torre Unipol
Per mitigare l’eccessivo calore filtrato dai vetri non riflettenti, sono state installate lame di areazione e grandi veneziane per creare ombra. Poltroncine “in stile Villa Necchi” accoglieranno negli spazi di relax nel grande atrio per i circa 650 lavoratori, che si trovano su due dei primi 16 livelli dell’edificio.
Ai piani più alti, riservati ai dirigenti, si aprirà un magnifico belvedere con uffici dotati di balconi panoramici sul punto più alto della torre. Inoltre, un ristorante collegato a un bar “green” sarà accessibile tramite una scala panoramica posta sulla sommità della torre.
Qui, sette ficus, superata la rigida stagione invernale del cantiere, formeranno la serra più alta della città insieme a numerose altre piante e arbusti, che verrà arricchita da boiserie naturali di bambù.
Credits Immagine di copertina: Daniel Dal Zennaro (Ansa) via initalia.virgilio.it