Sono arrivati negli ultimi giorni alcuni importanti chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate che, attraverso la circolare 12/2021, si è espressa su alcuni punti relativamente ai bonus fiscali per i giovani under 36 che intendono acquistare la prima casa.
Quali tributi da pagare?
Nei fatti la circolare si è occupata di entrare nel dettaglio di un problema interpretativo che nasce nel caso di compravendite tra privati e relativo al pagamento di una serie di tributi extra che vengono applicati nel caso in cui l’imposta di registro è in quota fissa, mentre non vengono applicati quando l’imposta è calcolata in modo proporzionale rispetto al valore dell’immobile oggetto di compravendita.
L’Agenzia dunque sottolinea come, nel caso in cui il contribuente abbia tutti i requisiti necessari per poter accedere alle agevolazioni mutuo prima casa under 36, l’acquirente non dovrà pagare alcun tributo se comprerà da un privato o da un’impresa. Qualora invece il compratore acquisterà l’immobile da un costruttore pagherà l’IVA, per la quale però acquisirà un credito d’imposta.
Non si pagheranno dunque i 600 euro delle imposte di registro, di quella ipotecaria e di quella catastale, mentre invece si dovrà pagare 320 euro che corrispondono al bollo (pari a 230 euro), alla tassa ipotecaria (pari a 35 euro) e ai tributi di voltura catastale (55 euro).
La circolare si occupa anche della normativa in caso di preliminare di compravendita e dei suoi costi. L’agevolazione per gli under 36, come chiarito infatti, non prevede l’esenzione delle spese relative alla registrazione del preliminare che corrispondono a 200 euro più 16 di marca da bollo ogni quattro facciate.