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A differenza di quanto accade durante le classiche procedure che caratterizzano la compravendita di un’abitazione, quella per l’acquisto di una casa all’asta è una partita che si gioca su un campo molto più ampio, in cui trovano spazio diversi altri protagonisti che solitamente non compaiono. Ci riferiamo, in particolare, alle figure individuate dal Tribunale che gestisce l’immobile: una su tutte quella del custode giudiziario.
È lui che si occupa di monitorare che la residenza in oggetto mantenga inalterate tutte le peculiarità riscontrate nel momento in cui è stata posta sotto la tutela dell’autorità statale: nulla dev’essere modificato (a parte quello che viene deciso per la manutenzione) fin a quando il bene non viene assegnato ad un nuovo proprietario. Eppure, molto spesso le cose non vanno proprio così.
Cosa fare se la casa acquistata all’asta è occupata? E se c’è un minore?
Infatti, oltre al funzionario del Tribunale, capita molto spesso che i nuovi potenziali acquirenti di una casa all’asta debbano fare i conti con la presenza del soggetto esecutato. Stiamo parlando dell’individuo nei cui confronti risulta attiva una procedura di pignoramento forzato. Quasi sempre si tratta del precedente proprietario (più o meno disponibile a lasciare l’immobile nei tempi stabiliti), ma esistono anche altri casi che vale la pena analizzare.
Ad esempio, nel momento in cui viene assegnata al nuovo intestatario, l’abitazione può essere occupata da persone fragili o anziane, da soggetti portatori di disabilità o da cittadini minorenni. Queste situazioni sono molto delicate: infatti, a differenza di quanto accade nei confronti di un normale esecutato, non sempre è possibile procedere alla liberazione dell’appartamento in tempo brevi.
Cosa succede se la casa acquistata all’asta è occupata da un minore?
In tutte le situazioni, da parte del nuovo proprietario che ha acquistato la casa all’asta può essere richiesto lo sgombero di chi vive ancora dentro a quello spazio. È possibile tentare una mediazione con i soggetti coinvolti, ma non sempre si riesce a raggiungere il giusto compromesso. In questi casi, può essere richiesto l’intervento delle forze dell’ordine per poter prendere pieno possesso dell’abitazione in oggetto.
L’unico caso – tra quelli citati – in cui anche l’autorità giudiziaria rischia di non avere la “forza” per liberare la casa è quello in cui vi risieda un cittadino minorenne. Essendo la sua figura molto più tutelata di tutte le altre, esiste la possibilità che si debba attendere il raggiungimento della maggiore età prima di imporgli di lasciare la casa.