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Una delle forme di garanzia per il mutuo casa più comuni è l’ipoteca sull’immobile acquistato.
A volte, non basta il bene stesso a fare da garante, ossia garantire la massima sicurezza possibile alla banca che presta il denaro per comprare la casa, affinché non ci rimetta. Occorre, dunque, un garante esterno.
Il garante è quindi la persona (ma non solo) che si fa carico di un ònere, di una responsabilità. Garantisce alla banca o a un istituto finanziario per conto di chi chiede in prestito del denaro, o un mutuo per la casa.
Chi può fare da garante?
In Italia, dove la popolazione invecchia a un ritmo di 5 anziani per ogni bambino, la figura del garante è diventata determinante in molte richieste di mutuo da parte di giovani ancora precari, o non sufficientemente “garantisti” per una banca che deve valutare il proprio rischio.
In genere, sono genitori, nonni, parenti stretti, amici importanti, soci: chiunque può essere garante.
Di sicuro è una persona di fiducia, disposta a “rischiare” per un altro. Possono fare da garanti una o più persone, generalmente con una rendita, un patrimonio o una entrata sicura (anche una pensione).
Il garante non può avere più di 75 anni di età al momento dell’estinzione del debito. Deve possedere un patrimonio o un reddito solido, poiché deve essere in grado di subentrare al debitore, nel caso non riesca più a pagare il mutuo.
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Quali rischi può correre un garante mutuo?
Prima di concedere un mutuo, la banca adotta tutte le verifiche per tutelare al massimo il prestito che pretenderà di ricevere indietro. Le verifiche si concentrano anche sul garante, che appunto garantisce per conto del mutuatario, ossia chi riceve il mutuo e dovrà pagare le rate.
Perciò, il garante mette a rischio il suo patrimonio, o rendita, o entrata economica.
Il rischio dipende anche dal tipo di fideiussione firmata, che può essere in solido (in caso di mancata restituzione la banca può rivalersi indistintamente sul debitore o sul garante) o con beneficio d’ordine (quando il garante viene interpellato dopo, nel caso la banca non sia riuscita a recuperare il credito dal debitore).
Il garante può rischiare:
- il pignoramento della propria casa per rimborsare il mutuo;
- oppure un declassamento del suo rating creditizio (significa che non potrà a sua volta ottenere un mutuo, quando il debitore non paghi una o più rate) e sarà segnalato al SIC (Sistemi di Informazioni Creditizie).
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Le responsabilità del garante
Dopo opportune verifiche, la banca sceglie di fidarsi. Significa che il garante dà garanzie. Ma anche il garante deve fidarsi di chi chiede un mutuo, e dovrebbe tutelarsi agendo responsabilmente.
Il garante dovrebbe:
- informarsi sull’andamento dei pagamenti (la banca non è tenuta a farlo);
- conoscere clausole e condizioni del contratto, prima di accettarlo (meglio una fideiussione più elastica).
Prime domande che dovrebbe porsi il garante
Oltre alle precedenti responsabilità, il garante dovrebbe porsi almeno due interrogativi, prima di accettare questo onere:
- Il richiedente del mutuo è una persona responsabile?
- Questo mutuo gli serve davvero? O si possono trovare altre strade meno rischiose?
Meglio un garante o un cointestatario (coobbligato)?
Garantire per un debitore è un atto di totale fiducia. In genere lo fa un parente stretto. E comunque è responsabile solo se il debitore smette o non riesce a restituire il debito.
Il cointestatario (o coobbligato) è invece comproprietario, perciò assume lo stesso ruolo del titolare del finanziamento (mutuo). In genere, si assume questa responsabilità chi intende godere della proprietà oggetto di prestito, oppure ha un interesse diretto sul bene.