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Il settore della logistica è in crescita. Una salita che prosegue dalla pandemia. Nel 2020 il mercato della Contract Logistics ha raggiunto un fatturato di 86 miliardi di euro, in crescita del 3,5%. Prima della crisi sanitaria causata dalla pandemia, nel 2019, era a 87 miliardi. Quest’anno si prevede il superamento, prossimo ai 100 miliardi.
Questi dati si accompagnano a un aumento, nei primi sei mesi del 2022, dei canoni di locazione per gli immobili logistici in Italia, soprattutto nel Nord del Paese. L’incremento è stato generato dalla concorrenza per gli asset disponibili e l’aumento importante dei costi di costruzione.
Questa fotografia ci viene restituita dall’ultimo report del Borsino Immobiliare della Logistica – H1 2022, realizzato dal Dipartimento di Ricerca di WCG in collaborazione con Nomisma.
Le città con affitti di immobili logistici più cari
Stando ai risultati delle analisi, le città italiane con i canoni più elevati nella nuova costruzione sono Firenze, Prato, Roma, Genova e Milano. Aumenti più concentrati nel Nord Italia, dove gli affari nel settore trasporti e logistica compensano meglio gli aumenti dei costi di produzione e di energia.
Firenze registra un canone minimo di 60 €/mq/anno e massimo di 80 €/mq/anno, seguita da Prato (min. 55 €/mq/anno e max. 70 €/mq/anno), Roma (min. 55 €/mq/anno e max. 68 €/mq/anno), Genova (min. 54 €/mq/anno e max. 68 €/mq/anno) e Milano con un range che oscilla tra i 57 €/mq/anno e i 65 €/mq/anno.
Dall’analisi emerge che il 67% delle trattative si sono concluse entro i primi 6 mesi dell’anno. A fronte della scarsità di immobili logistici disponibili sul mercato, risulta che le trattative non sono state particolarmente soggette a tassi di sconto, con una percentuale inferiore al 10%.
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Un take up di oltre 1,5 milioni di metri quadri
Guardando ai volumi registrati nel primo semestre del 2022, il mercato immobiliare logistico ha registrato un take up (assorbimento) di oltre 1.500.000 mq. Il take up è il valore che indica il numero di consegne (ovvero di stipula di contratti di affitto e/o compravendita) di immobili logistici in un determinato intervallo temporale (solitamente l’anno o il semestre).
Genova è la prime location a più alta vocazione logistica. Possiede oltre 4.500 unità locali attive che valgono il 5% di tutte le UL presenti nella provincia. Milano, invece, con oltre 17.900 unità locali attive nel settore logistico, concentra in sé l’8,3% delle UL logistiche nazionali.
Tra le prime location in cui si registra un’importante presenza del settore logistico: Roma (16.466 unità locali attive, 7,9% peso della provincia sul totale delle UL logistiche nazionali, 3,9% incidenza delle UL Logistiche sul totale UL nella provincia), Napoli (10.917 UL), Torino (7.498 UL).
Come località secondarie, dietro questa cinquina di unità immobiliari attive, ci sono Bologna, Verona e Venezia.
In forte crescita i progetti in Lombardia
L’Osservatorio sull’Immobiliare Logistico della LIUC Business School e del suo nuovo centro Green Transition Hub, ha fotografato invece la situazione dei magazzini sostenibili.
Andrea Faini, CEO di WCG sostiene che l’Italia sia “tra i mercati europei una destinazione ad alto potenziale”. Entro la fine del 2023 si prevedono 39 nuovi progetti per un totale di oltre 1,7 milioni di mq di immobili logistici, con la Lombardia che registra il maggior numero di sviluppi (38%).