È tra i tesori del Lago di Como e della bassa Valtellina, un sito di rara bellezza, da preservare e valorizzare. Il Sentiero del Viandante cattura migliaia e migliaia di appassionati di trekking per la sua posizione, sospesa tra la montagna e la sponda orientale del lago.

Scopriamo la sua storia e le principali tappe, per un rigenerante percorso di 70 km immerso nella natura.


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La storia del Sentiero del Viandante

Le origini di questo sentiero sono antichissime. C’è chi ipotizza che sia stato tracciato in epoca romana, per il ritrovamento di alcune tombe e ruderi che sembrerebbero rinviare proprio a questa età. Gli statuti comunali dell’area di fine del XIV secolo riportano citazioni su una ‘strada pubblica’ costiera.

Ci sono, poi, documenti notarili della metà del XVIII secolo, in cui si fa riferimento al tracciato, denominato ‘Via Regia’ o ‘Ducale’ e identificato come punto di collegamento tra i confini settentrionali del Ducato di Milano e il forte di Fuentes.

Pare che il sentiero sia stato, poi, riqualificato nel 1593, in contrapposizione a quello veneto di San Marco, per i giochi politici e di potere tra Milano e Venezia. Ma è nel 1832 che è portata a compimento una strada sulla sponda orientale del lago per collegare Milano alla Valtellina, un percorso vantaggioso per i trasporti militari, perché privo di pendenze.


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Le principali tappe

Il Sentiero del Viandante si estende per circa 75 km ed è scandito da frecce colore arancione. Puoi pensare di percorrerlo a tappe.

Eccone 14, tra panorami mozzafiato, case in pietra, ruderi, fortezze, castelli e chiesette, ciascuna immersa nella natura e caratterizzata da splendidi panorami.

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