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Il mercato immobiliare siciliano viaggia a due velocità in questo inizio di 2024, con i prezzi di vendita in aumento e i canoni di locazione che tendono invece alla stabilità. Lo si evince dall’Osservatorio trimestrale prodotto da Immobiliare.it Insights, società del gruppo di Immobiliare.it, il portale immobiliare leader in Italia, specializzata in big data e market intelligence per il settore immobiliare.
Alla fine del primo trimestre del 2024, chi desidera comprare casa in Sicilia deve spendere in media il 2% in più rispetto ai 3 mesi precedenti, con prezzi che hanno raggiunto i 1.138 euro/mq. Rimangono praticamente invariati (+0,3%) i canoni di locazione, che in media si attestano poco al di sotto degli 8 euro/mq.
Guardando agli altri indicatori di mercato, nelle compravendite, tra gennaio e marzo, crescono sia domanda che offerta: la richiesta di acquisto incrementa infatti del 9%, e, in parallelo, si accumula anche lo stock a disposizione, +8,4%. Nel settore degli affitti, invece, a fronte di una richiesta che oscilla in positivo (+6,7%), lo stock si contrae dell’1,1%.
Focus grandi città: Catania e Palermo
Focalizzando l’attenzione sulle due grandi città siciliane, Catania e Palermo, si notano sia alcune tendenze simili, sia alcune discrepanze. Per quanto riguarda le compravendite, a Catania crescono tutti e tre i principali indicatori di mercato nel trimestre: +1% nei prezzi, +11,1% per la domanda e +8,8% per l’offerta. Anche a Palermo incrementano sia costi medi delle case (+2%), che richieste (+9,8%), mentre si registra un decumulo dello stock disponibile (-1,1%). Tra le due, Palermo rimane la più cara, con un prezzo medio al metro quadro superiore ai 1.400 euro (comune più oneroso in regione), mentre la città dell’Etna si ferma a 1.262 euro.
Nel comparto delle locazioni, a Catania, nel primo trimestre del 2024, scendono lievemente i canoni (-0,5%), mentre si muovono positivamente sia offerta (+1,7%) che, soprattutto domanda (+8,5%). A Palermo domina invece ovunque il segno più, con prezzi e domanda che salgono allo stesso modo (+3,1%), a fronte di un’offerta in crescita del 6,8%. Praticamente identico, nelle due città, è invece il canone medio richiesto per un affitto: 8,8 euro/mq a Catania e 8,7 euro/mq a Palermo.
I trend sul resto del territorio
Solo tre territori siciliani vedono una leggera decrescita dei prezzi di acquisto nel primo trimestre del 2024: si tratta dei comuni di Agrigento (-0,7%), Enna (-0,1%) e Ragusa (-0,3%). In tutte le altre aree la tendenza è in positivo, e il dato migliore è rappresentato dalla provincia di Siracusa, che sale del 10,1% superando la soglia dei 1.000 euro/mq medi.
Per quanto concerne domanda e offerta nel mercato delle compravendite, alcune zone non rispettano la tendenza positiva della regione nel trimestre. La richiesta di acquisto cala, infatti, nei
comuni di Caltanissetta, Enna, Siracusa e Trapani, così come in provincia di Agrigento. Si verifica invece un decumulo dello stock, oltre che a Palermo, anche nei comuni di Ragusa e Siracusa.
Nel comparto della locazione, nonostante la tendenza regionale alla stabilità dei canoni nel trimestre, alcuni territori emergono per picchi positivi o negativi. Per quanto riguarda i segni più, le province di Agrigento e Caltanissetta, con il loro +9,4%, si comportano meglio di tutte le altre aree della Sicilia, mentre la zona che fa peggio è il comune di Ragusa (-10,9%). Il comune di Siracusa, con i suoi 8,9 euro/mq di media, è invece quello più caro di tutta la regione per chi desidera affittare, battendo di poco sia Catania che Palermo.
A livello di domanda di affitto, il trend positivo trimestrale è rispettato da quasi tutti i territori regionali, fatta eccezione per il comune di Messina (-20,5%) e per la provincia di Ragusa (-16,8%). Per l’offerta, al contrario, le contrazioni sono decisamente maggiori rispetto alle oscillazioni verso l’alto, anche se la provincia di Trapani rappresenta un’importante anomalia, segnando un +24,4%.
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