Ogni giorno in tutta Italia vengono emessi milioni di scontrini fiscali che certificano l’acquisto di un bene, l’erogazione di un servizio o la buona riuscita di una prestazione professionale.

Ma le modalità di smaltimento di questi biglietti di carta non sono sempre chiare a tutti. Scopriamo, allora, dove buttare gli scontrini. Per capirlo, occorre innanzitutto sapere con quale materiale vengono prodotti e quali sono le diverse tipologie che comunemente ci ritroviamo in mano all’uscita da un locale o da un negozio.

Dove buttare scontrini, fatture, ricevute fiscali?

Gli scontrini più diffusi sono quelli realizzati attraverso l’impiego della cosiddetta carta termica. Questa particolare tipologia possiede delle caratteristiche non comuni che la rendono molto complicata da riciclare. Per riconoscerla, basta scaldarla leggermente con una fiamma: se lo scontrino annerisce, significa che è fatto con carta termica.

Cosa diversa invece per quanto riguarda la “carta normale“, quella che tutti noi abbiamo nella stampante e che ancora oggi viene utilizzata per l’emissione di fatture e ricevute fiscali. Il suo processo di smaltimento è molto più immediato: basta gettare il tutto nei classici bidoni della raccolta differenziata cartacea.

Come smaltire correttamente le carte chimiche

Concludiamo questa nostra analisi con quelle che hanno assunto il nominativo di carte chimiche. Poco utilizzate nei punti vendita di strada, nei bar e nei ristoranti, si possono trovare nelle aziende più antiche o meno avvezze alla tecnologia: quella che tutti conosciamo è la carta carbone, molto utile fino a qualche anno fa per creare più copie di una sola ricevuta fiscale nel momento in cui la si compilava.

Anche in questo caso, la sua composizioni fatta di molto inchiostro rende difficile l’avvio del procedimento di riciclo. Un po’ come succede con la carta termica, anche questo materiale può essere gettato nei cassonetti dell’indifferenziata, per evitare che un solo scontrino di questa fattura vada a compromettere il riutilizzo di grandi carichi di carta destinata a nuova vita.

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