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Il progetto di rilancio di 250 borghi procede su due linee d’azione:
I Comitati tecnici istituiti dal Ministero della Cultura valuteranno la coerenza delle proposte progettuali con i processi e le tempistiche attuative del PNRR; l’istruttoria si concluderà entro maggio 2022 con l’assegnazione delle risorse al soggetto attuatore individuato da ogni singola proposta Sarà emanato a breve il bando da 200 milioni di euro destinato alle imprese Verrà in seguito indetto un nuovo bando che assegnerà 200 milioni di euro alle imprese che svolgeranno attività culturali, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali nei Comuni facenti parte della linea B, fino a un totale complessivo tra le due componenti di circa 2,53 milioni di euro a borgo.
In coerenza con le disposizioni del PNRR, il 40% delle risorse complessive sarà destinato alle 8 regioni del Mezzogiorno e gli interventi dovranno essere portati a termine entro giugno 2026.
Vediamo insieme alcuni dei 21 progetti pilota.
Il progetto di Gerace, in provincia di Reggio Calabria, prevede interventi in grado di incidere sul recupero del patrimonio culturale e sul miglioramento della sua fruizione e accessibilità, facendo sì che la cultura del luogo diventi una ricchezza condivisa, e dalla realizzazione di strutture e servizi capaci di rendere il borgo attrattivo, attento ai bisogni sia della comunità che del visitatore.
Elemento centrale del progetto di Sanza è un sistema di albergo diffuso situato nel borgo antico del comune in provincia di Salerno, con camere e servizi dislocati in diversi edifici, in modo da garantire gli assi portanti del progetto: accoglienza turistica; residenza e spazi laboratoriali; residenze d’artista; residenza e spazi per terza età.
Il progetto di rigenerazione del Borgo Castello, nel comune di Andora in provincia di Savona, mira al recupero strutturale e funzionale del patrimonio storico. Quattro gli interventi chiave: la riqualificazione del nucleo centrale del Castello con la creazione di un polo espositivo; la creazione di un giardino botanico con piante rare e di origine antica ed esotica; un percorso archeologico e storico, sia fisico che virtuale, attraverso gli spazi recuperati; la realizzazione di un parco agricolo esperienziale con il recupero di antiche attività della tradizione rurale e artigianale locale.