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Dopo i due mesi di stop di novembre e dicembre, da gennaio torna in bolletta il canone Rai. Anche nel 2022 i 90 euro verranno pagati in 10 mesi in rate da 9 euro e, stando a quanto riportato in questo articolo del Sole 24 Ore, il Governo non sarebbe intenzionato a intervenire per riportare il canone fuori dalle bollette.
Non si sa ancora cosa accadrà a partire dal 2023, sebbene resti il fatto che una delle condizioni vincolanti per ricevere i fondi del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) o Recovery Plan è proprio eliminare dalle bollette le tasse non collegate al settore dell’energia.
A partire già da quest’anno il canone sarà quindi ancora in bolletta sotto la voce “oneri impropri”, ma da inizio 2023 ai fornitori di elettricità non dovrebbe essere più richiesto di riscuoterlo all’interno delle spese versate dai loro clienti bimestralmente, come avevamo anticipato in questo articolo.
Stando però alla fonte del Sole 24 Ore al momento il Governo avrebbe deciso di non intervenire per rendere il canone esterno alle bollette. Grazie alla riforma voluta dal governo Renzi nel 2015 per garantire che tutti sostenessero il servizio pubblico attraverso la quota annuale, nel 2020 le entrate da canone hanno superato gli 1,72 miliardi di euro con entrate da canone ordinario per 1,64 miliardi.
A molti i 90 euro di canone sembrano tanti, ma analizzando l’entità dei canoni per la tv pubblica in altri Paesi – dell’Unione Europea e non – si scopre come il canone pagato in Italia abbia in realtà un prezzo più basso. In Croazia, per esempio si spendono 127 euro, in Svizzera 312; ma anche in Francia il costo del canone è superiore a quello dell’Italia dato che Oltralpe sono necessari 138 euro; se si guarda all’Inghilterra si scopre che vengono spesi l’equivalente di 185 euro all’anno e in Germania 220.