Collaboratrice di Immobiliare.it
Dalle bollette una stangata da quasi 1.000 euro in un anno. È quella che dovrà sostenere la famiglia tipo, in regime di maggior tutela, per gli aumenti di elettricità e gas. E questo nonostante l’intervento del governo che ha stanziato 3,8 miliardi di euro per calmierare i rincari.
In un anno, spiega Arera (l’Authority per l’energia) con nuovi numeri e stime, la spesa per luce e gas, per una famiglia tipo, ammonterà a 2.383 euro con una crescita di 944 euro rispetto ai 12 mesi dell’anno precedente. La causa? Il boom dei prezzi delle materie prime energetiche e della CO2.
In termini di effetti finali, per la bolletta elettrica la spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole, cioè compreso tra l’1 aprile 2021 e il 31 marzo 2022, sarà di circa 823 euro, con una variazione in aumento del 68% rispetto al periodo 1 aprile 2020 – 31 marzo 2021. Ciò corrisponde a un incremento di circa 334 euro/anno.
Nello stesso periodo considerato nell’analisi, la spesa della famiglia tipo per la bolletta gas sarà di circa 1.560 euro, con una variazione del +64% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente. In termini assoluti si tratta di un incremento di circa 610 euro all’anno.
A partire dal 1° gennaio l’aumento per la famiglia tipo in tutela sarà del 55% per la bolletta dell’elettricità e del 41,8% per quella del gas per il primo trimestre del 2022.
L’Autorità ha confermato l’annullamento transitorio degli oneri generali di sistema in bolletta e ha potenziato il bonus sociale alle famiglie in difficoltà in base a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2022, appena approvata dalle Camere, con cui il Governo oltre a ridurre l’IVA sul gas al 5% per il trimestre ha stanziato le risorse necessarie agli interventi, con ciò consentendo di alleggerire l’impatto su 29 milioni di famiglie e 6 milioni di microimprese.
Come previsto sempre dalla Legge di Bilancio, Arera ha definito, per i clienti domestici che dovessero trovarsi in condizioni di morosità, le modalità di rateizzazione delle bollette di elettricità e gas emesse da gennaio ad aprile 2022, per un periodo massimo di 10 mesi e senza interessi. Per il sistema di rateizzazione è previsto un fondo di 1 miliardo di euro, con un meccanismo di anticipo alla filiera elettrica da attuarsi con la Csea, la Cassa per i servizi energetici e ambientali.
Non solo. Per 2,5 milioni di nuclei familiari aventi diritto, in base all’ISEE, ai bonus sociali per l’elettricità e per 1,4 milioni che fruiscono del bonus gas, gli incrementi tariffari sono stati sostanzialmente compensati: gli importi definiti per il prossimo trimestre, grazie alle risorse messe a disposizione dalla manovra economica, consentono, alle famiglie in condizioni di difficoltà di proteggersi dall’aumento.
Arera, infatti, ha potenziato i bonus che, per il solo primo trimestre 2022, sosterranno le famiglie in difficoltà con circa 600 euro: 200 euro per l’elettricità (si parla di famiglia con 3-4 componenti) e 400 euro per il gas (famiglia fino a 4 componenti, con riscaldamento a gas in zona climatica D).
Gli aumenti delle bollette riflettono il trend di forte crescita delle quotazioni internazionali delle materie prime energetiche e del prezzo della CO2. In particolare, il prezzo spot del gas naturale al Ttf (il mercato di riferimento europeo per il gas naturale) è aumentato, da gennaio a dicembre di quest’anno, di quasi il 500% (da 21 a 120 /MWh nei valori medi mensili); nello stesso periodo, il prezzo della CO2 è più che raddoppiato (da 33 a 79 /tCO2).
La crescita marcata dei costi del combustibile e della CO2 si e scaricata, quindi, nel prezzo dell’energia elettrica all’ingrosso (Pun) che, nello stesso periodo, è aumentato di quasi il 400% (da 61 a 288/MWh nei valori medi mensili). Analoghe ripercussioni sui prezzi per i consumatori finali si sono registrate in tutta Europa.