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Come abbiamo già segnalato in precedenza, nel 2022 il cosiddetto caro-bollette avrà un impatto notevole sulle finanze dei consumatori. Dopo le stime di Nomisma, anche Confcommercio ha effettuato un’analisi sugli effetti della ripresa inflazionistica e dei rincari sui consumi di luce e gas, arrivando a prevedere una stangata per le famiglie da oltre 11 miliardi.
“La vivacità dei consumi che si sta registrando in questi giorni rischia di essere una parentesi troppo breve. Inflazione e caro bollette, infatti, potrebbero ridimensionare, già dai prossimi mesi, il reddito reale delle famiglie e la loro capacità di spesa. Il Governo deve, quindi, assumere misure strutturali contro il caro energia”. Questo è quanto ha dichiarato di Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, sugli effetti del caro-bollette su famiglie e imprese.
Il Governo, per cercare di arginare l’impatto dei rincari sulle famiglie, ha previsto uno stanziamento pari a 1,8 miliardi di euro, come abbiamo spiegato in questo articolo. Tuttavia, l’analisi di Confcommercio ha sottolineato come il «raffronto tra la maggiore spesa aggregata e gli stanziamenti previsti dal Governo per attenuarne gli impatti – tra 3 e 4 miliardi di euro nel complesso di famiglie e piccole imprese – evidenzia la relativa esiguità del pure importante intervento di sostegno».
Nel 2020 le famiglie italiane hanno speso di media 1.320 euro per le spese domestiche di luce e gas, pari al 4,7% della spesa totale annuale, e nel 2021 l’esborso è salito a 1.523 euro con un aumento di oltre 200 euro. Per il 2022 si prevede una spesa pari a quasi 1.950 euro (quindi ben 426 euro in più rispetto al 2021) pari al 6,1% dei consumi. I timori si concentrano sul fatto che le famiglie, così oberate dalla spesa per le utenze, si trovino costrette ad economizzare sulle altre spese non obbligate, prolungando di fatto la situazione di difficoltà in cui versano diversi settori duramente colpiti dalla pandemia.