Collaboratrice di Immobiliare.it
I condizionatori portatili costituiscono una valida alternativa rispetto ai condizionatori tradizionali dotati di split interni e unità esterna: non solo non richiedono particolari lavori di installazione, ma rappresentano una scelta che si può fare all’ultimo momento in vista dell’estate per rinfrescare casa e inoltre sono anche più economici.
Le funzionalità racchiuse in un solo apparecchio possono essere diverse, specie per i modelli più all’avanguardia; essi offrono:
Essi però presentano dei limiti: sono in grado di climatizzare un solo ambiente e, in base alla potenza di cui sono dotati, possono arrivare a climatizzare una superficie fino a 30-40 metri quadri.
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Per valutare quale tipologia scegliere, occorre in primo luogo fare alcune valutazioni preliminari, quali:
Detto questo, il condizionatore fisso offre prestazioni superiori, in quanto può raffreddare ambienti più grandi e ha consumi più bassi a parità di aria fredda prodotta.
Viceversa, i principali vantaggi del condizionatore portatile sono due:
Il funzionamento del condizionatore portatile può essere paragonato a quello di un frigorifero, in quanto anch’esso dispone di un gas refrigerante, che è la componente che consente la produzione di aria fredda.
A differenza del climatizzatore dell’auto, i condizionatori portatili per ambienti domestici non necessitano di ricarica: l’unico accorgimento consigliato dai produttori è quello di sottoporli a manutenzioni e controlli periodici, per assicurarsi che non vi siano perdite di gas.
La fuoriuscita dell’aria calda verso l’esterno avviene mediante un tubo flessibile da fissare alla finestra: il tubo va ben posizionato affinché non generi flussi di ritorno di aria calda in entrata, che renderebbero inefficace il condizionatore e aumenterebbero i consumi; a tale scopo, in commercio vi sono anche delle specifiche guarnizioni per finestre in grado di ridurre al minimo gli spifferi.
Esistono anche dei condizionatori portatili senza tubo esterno, che sono più difficili da reperire in quanto ve ne sono pochi modelli. Essi funzionano in maniera diversa, vale a dire non espellono l’aria calda verso l’esterno, ma sono dotati di un condensatore interno: essi devono essere collegati alla rete idrica, a discapito della portabilità.
Per valutare i consumi di questo tipo di condizionatore, prima dell’acquisto si deve guardare con attenzione quale è la sua potenza espressa in kW e a quale classe di consumi energetici appartiene: valutando questi aspetti, si può capire quanto il suo utilizzo potrà incidere sulla spesa in bolletta.
Il consiglio è quello di puntare su apparecchi di Classe A e fare un calcolo dell’aggravio di spesa tenendo conto del numero di ore giornaliere e di giorni in cui si intende utilizzare il condizionatore.