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Collaboratrice di Immobiliare.it
Anche Telepass ha ceduto ai rincari e dopo 25 anni anche l’azienda italiana, controllata al 51% da Atlantia, che si occupa di semplificare il pagamento del pedaggio autostradale, dei parcheggi, dell’accesso all’Area C di Milano e del traghettamento sullo Stretto di Messina, ha dovuto apportare profonde modifiche nei prezzi di abbonamento.
La crisi economica mondiale ha intaccato anche il settore dei servizi per la mobilità e Telepass ha comunicato un aumento dei prezzi che arriva al +55% all’anno.
Il dispositivo Telepass, utilizzato da circa 7 milioni di italiani su circa 163 mila chilometri di autostrade europee, costerà di più seguendo l’aumento del costo della vita, che nell’ultimo mese abbiamo visto balzare ai massimi mai visti negli ultimi 40 anni, record negativo dal 1991 in Italia, con un aumento del +6,7% tendenziale annuo.
Ma le cause dell’aumento dei prezzi del Telepass su base annuale non dipendono solo dall’inflazione evidente, ma sono altre le motivazioni che l’azienda ha voluto fornire ai suoi clienti.
Oltre all’ovvio rialzo del costo della vita, l’azienda ha voluto sottolineare che la motivazione di questo forte rincaro dell’abbonamento Telepass sono da attribuire “in ragione del progressivo mutamento del contesto tecnologico, di mercato e organizzativo in cui opera Telepass e del correlato aumento di costi e investimenti necessari per adeguare i servizi: e per introdurre alcune ulteriori previsioni volte ad adeguare allo sviluppo tecnologico e normativo le modalità di prestazione dei servizi”.
Telepass deve inoltre affrontare investimenti per garantire, anche tramite partnership, una nuova rete di punti fisici di assistenza ai clienti. Negli anni, infatti, le concessionarie autostradali hanno chiuso Punti Blu e Centri servizi sulle reti creando spesso un gap nella assistenza al cliente.
Oggi Telepass intende investire per assicurare la funzionalità e l’adeguatezza dei canali digitali di assistenza via web e app a disposizione dei clienti.
In pratica un aumento delle tariffe che servirà ad affrontare il continuo evolversi della tecnologia digitale e di raccolta dati in cui Telepass sta operando, ma anche aumentare la qualità del servizio fornito al cliente.
Ma vediamo quali sono i tempi e i modi dell’aumento dei prezzi di abbonamento Telepass.
La comunicazione ufficiale fornita da Telepass in una decina di pagine avvisa che la data dell’entrata in vigore dell’aumento delle tariffe sarà il 1° luglio 2022 per i canoni del Telepass Family e dell’Opzione Twin (se attiva).
L’incremento della tariffa su base mensile sarà di
Come dichiarato dall’azienda il canone di locazione del Telepass Family, che fino ad oggi e dal 1997 “corrisponde ancora all’importo di 6.000 lire più Iva a trimestre” per poter adesso continuare a garantire i previsti livelli di servizio e mettere a disposizione dei clienti funzionalità allineate ai migliori standard tecnologici necessita di portare un importante cambiamento nei prezzi. Ad esempio, nel caso di abbonamento base, che costa 12,40 euro l’anno, l’aumento raggiungerà quasi il 55%.
Come previsto dalle norme antitrust italiane, nel caso di modifica unilaterale si prevede la disdetta del contratto immediata e senza costi.
Telepass informa dunque che tutti gli abbonati Telepass, in vista di questa profonda modifica, potranno richiedere il recesso dal contratto entro il 30 giugno 2022 e restituire il dispositivo entro 6 mesi.
Per annullare l’abbonamento Telepass bisogna scrivere a
Oppure è possibile presentarsi nel centro Telepass o Punto Blu più vicino, il cui elenco aggiornato si trova sul sito web e sull’app di Telepass, per attivare la procedura di chiusura del contratto, senza pagare alcuna penale.
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