Collaboratrice di Immobiliare.it
Lo scorso giovedì 21 aprile è stato definitivamente approvata la conversione in legge del tanto atteso Decreto Bollette. Detto anche Decreto Energia, si tratta di una misura volta a contenere i costi per fronteggiare il vertiginoso aumento delle utenze per quanto riguarda luce e gas. Data l’urgenza di questa tematica sia a livello globale che locale ci sono stati molti passi avanti, soprattutto per quanto riguarda la semplificazione dell’installazione di fonti di energia di tipo rinnovabile.
Durante il processo di conversione sono stati approvati degli emendamenti che si presentano come delle aggiunte al testo precedente del decreto. Una di queste è la volontà di contrastare la povertà energetica, accompagnata dalla volontà di semplificare le procedure di autorizzazione per l’installazione di impianti fotovoltaici e per la creazione di fonti rinnovabili.
Inoltre ci saranno dei provvedimenti anche volti a contenere l’uso del riscaldamento e dell’aria condizionata. Specialmente la concentrazione è focalizzata su quest’ultima dato che si prospettano a breve delle calde giornate estive. Quindi ad esempio negli uffici pubblici sarà fissato un limite massimo di 19 gradi in inverno e di 27 in estate. A questa operazione sarà anche affiancato un miglioramento degli impianti dell’illuminazione pubblica in modo da ottimizzarne l’utilizzo, soprattutto nelle ore serali.
Per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici e le fonti rinnovabili d’ora in poi ci sarà una semplificazione dei procedimenti per arrivare alla loro installazione. A differenza di prima infatti non saranno infatti richieste delle particolari autorizzazioni. Lo conferma l’articolo 9, comma 1 che di fatto liberalizza la messa in funzione di questi sistemi, rendendo più semplice l’iter per la realizzazione di queste opere funzionali.
A fare eccezione sono gli edifici che sono considerati beni culturali: a questi sarà riservato un trattamento speciale in quanto sono di interesse pubblico. Infatti l’obiettivo consiste nell’evitare di snaturarli. Per questo per procedere sarà necessaria l’autorizzazione nel rispetto del codice dei beni culturali e paesaggistici. Sarà poi possibile effettuare questa operazione solo nel momento in cui i pannelli non siano visibili dal pubblico, né dagli esterni né dai punti panoramici. Si prediligeranno poi le coperture.