Collaboratrice di Immobiliare.it
Il 21 aprile il Senato ha rinnovato la fiducia al Governo con l’approvazione definitiva del Decreto Energia e Bollette, che introduce novità in materia di bonus edilizi. In particolare, un provvedimento conferma la possibilità di cedere quattro volte il credito di imposta maturato, ma solo in determinati casi e a precisi beneficiari. In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ecco le misure che interessano più da vicino il settore immobiliare.
Sappiamo che chi effettua lavori agevolabili con il Superbonus 110% e gli altri bonus edilizi può avvalersi dell’opzione della cessione a terzi del credito. Fino a oggi erano concesse al massimo tre cessioni: una “libera” e due “vincolate”, cioè solo a banche e intermediari finanziari abilitati. Per spiegarlo in modo più semplice: un cittadino poteva decidere che, al posto della fruizione diretta dell’agevolazione fiscale, preferiva cedere il credito maturato a un altro soggetto il quale a sua volta poteva cedere il credito, ma solo all’interno del circuito vigilato. E così per un ulteriore terzo passaggio.
Da adesso, invece, i crediti potranno essere ceduti ancora una volta, arrivando quindi a quattro cessioni totali. La quarta cessione sarà libera e vedrà coinvolti gli istituti bancari che abbiano esaurito il numero delle possibili cessioni e tutti i loro correntisti. In altre parole lo schema passa da 1+2 (1 libera e 2 vincolate) a 1+2+1 (1 libera, 2 vincolate e 1 libera).
La misura è volta e evitare il rischio che gli istituti di credito esauriscano la capienza fiscale e, proprio per questo, gli esperti non escludono che in futuro venga introdotta la possibilità che le banche cedano il credito ai correntisti in qualsiasi momento, non solo una volta esaurite le possibili cessioni.
Come si immaginava, è stata confermata la proroga di circa sei mesi per la comunicazione all’Agenzia delle Entrate della scelta della cessione del credito. La misura riguarda solamente i soggetti Ires e le Partite Iva che sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi entro il 30 novembre: questi soggetti avranno tempo fino al 15 ottobre anziché fino al 29 aprile per fare sapere all’Agenzia delle Entrate che nel 2021 hanno sostenuto spese per interventi agevolabili.