I dischi in vinile, come altri mezzi analogici, stanno vivendo un vero e proprio revival

In un mondo sempre più digitale e tecnologico, tutto ciò che appartiene al passato, come vestiti, oggetti di design o strumenti di comunicazione, appare inevitabilmente affascinante e unico, specie se contrapposto a ciò che è uniforme e omologato.

Il fascino del vintage

Uno dei casi in cui si può parlare di fascino del vintage riguarda appunto i dischi di vinile, che, come le vecchie radio, i compact disc o le musicassette, sono apparecchi e dispositivi per la comunicazione e la riproduzione di tipo analogico ormai sorpassati, ma dotati di fascino e capaci di risvegliare la nostalgia in chi li ha usati.  

Esistono degli autentici appassionati del disco in vinile, che sia 33 giri o 45 giri, che li posseggono ancora, unitamente al giradischi per ascoltarli, o che ne acquistano di nuovi per creare una propria collezione: talvolta, si tratta di oggetti rari e ricercati, e perciò costosi, che regalano un ascolto decisamente diverso.

Perché riciclare i dischi in vinile

A volte, però, ci si trova in casa questi oggetti senza usarli davvero per ascoltare la musica. 

Invece di buttarli o lasciarli inutilizzati, un’idea utile potrebbe essere quella di riciclarli, anche nell’ottica della salvaguardia dell’ambiente

Secondo i dati di una ricerca portata avanti dalla Keele University, in Inghilterra, a partire dal 1948 in poi i dischi in vinile contengono una media di 135 grammi di resina termoplastica Pvc, con un’impronta di ben 0,5 kg di CO2.

La ricerca segnala che nel 2017 i 4 milioni di vinili venduti nel Regno Unito hanno prodotto 1900 tonnellate di CO2, pari all’impronta annuale di 400 persone. 

Si tratta di un materiale abbastanza riciclabile, ma esso viene recuperato solo parzialmente a causa degli elevati costi di produzione. 

Per questo motivo, risulta particolarmente utile riciclare il più possibile i vecchi dischi, sia per il risparmio a livello economico, sia per la riduzione dell’impatto sull’ambiente.


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Un’idea di riciclo creativo

Realizzare con il disco un oggetto personalizzato, oltre a essere utile per l’ambiente, è sicuramente divertente e originale, e inoltre permette di conservare e tenere in bella vista un vinile a cui magari si è stati particolarmente legati.

L’idea è quella di creare con il disco un orologio da parete ed essa si può declinare in due differenti, ma altrettanto semplici, versioni:

  1. Orologio minimal: dopo aver acquistato un meccanismo da orologio, che si trova in commercio a un prezzo molto economico, lo si attacca sulla parte posteriore del vinile e si fanno passare le lancette attraverso il foro del disco; sulla parte anteriore del disco, si possono applicare degli adesivi con i numeri che indichino l’ora sul quadrante, in modo da rendere il dispositivo più preciso.
  2. Orologio personalizzato: per realizzarlo, prima di inserire il meccanismo, occorre mettere il vinile all’interno del forno a una temperatura di circa 100 gradi, con l’accorgimento di posizionarlo su un coperchio dal diametro un po’ più grande e di coprirlo con la carta da forno; dopo qualche minuto, lo si estrae e lo si lascia raffreddare fino a quando non diventa tiepido, in modo da poterlo toccare; a questo punto è possibile modellare il disco a piacimento, per esempio creando delle onde sui bordi o allargando il foro centrale; la parte anteriore può essere decorata con adesivi colorati oppure le stesse lancette del meccanismo possono essere colorate o ricoperte da disegni e adesivi secondo il tema prescelto.
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