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Il Padiglione Canada denuncia la crisi abitativa alla Biennale di Venezia
Venezia 22 agosto 2023

Il Padiglione Canada denuncia la crisi abitativa alla Biennale di Venezia


Alla Biennale di Venezia il Canada Council for the Arts denuncia la crisi abitativa Canadese con la campagna “Not for sale! Pas à vendre!”
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Linda Compagnoni

Ex collaboratrice esterna di Immobiliare.it

Il 19 maggio 2023 Venezia ha aperto le porte alla 18° Mostra Internazionale di Architettura, evento durante il quale il Canada Council for the Arts presenta “Not for sale! Pas à vendre!”. La mostra è curata dal collettivo AAHA (Architects Against Housing Alienation) e sarà visitabile fino al 26 novembre di quest’anno al Padiglione Canada.

La denuncia di “Not for sale! Pas à vendre!”

Il Canada Council for the Arts con la sua rappresentazione affronta il tema dell’attuale crisi abitativa in Canada e lo fa attraverso la denuncia dell’impatto che la speculazione edilizia ha sugli ambienti urbani.  

“Not for sale! Pas à vendre!” mostra come l’economia, dominata dal settore immobiliare, crei una mancanza di accessibilità abitativa e degli alloggi precari. Condizioni che incrementano problematiche sociali di importantissima rilevanza quali: il crescente numero di senzatetto e l’aumento del razzismo, del sessismo e del classismo sistemici.

L’origine di questa crisi abitativa, e non solo, è dovuta alla rottura di tre importanti legami endemici all’essere umano:

Questa mostra lancia un appello chiaro e forte al genere umano, evidenziando l’importanza e, ormai la necessità, di collaborare verso soluzioni creative, praticabili, ecologiche e scalabili per sanare e rispristinare queste connessioni.

La campagna sui social e lo sviluppo internazionale

Il collettivo AAHA e la sua rete di sostenitori e collaboratori hanno iniziato a condividere valori e contenuti online, su aaha.ca e sui social per smuovere gli animi di più Canadesi possibile.

Le richieste sono alloggi più sicuri, più sani e più equi, con l’obiettivo più ampio di porre fine alla crisi abitativa ed incentivare una ricostruzione sulla base di quei valori fondamentali che sembrano così lontani.

Il collettivo di AAHA composto da: Adrian Blackwell, David Fortin, Matthew Soules, Sara Stevens, Patrick Stewart, Tijana Vujosevic e un team di 10 persone, potendo contare anche su una base in Italia punta a espandere il proprio potenziale e l’impatto del movimento rendendolo di respiro internazionale. Una possibilità concreta visto che per tutta la durata della Biennale Architettura 2023, il collettivo potrà lavorare con 10 team interdisciplinari, geograficamente dislocati, composti da: diverse organizzazioni, sostenitori del movimento e architetti.

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