Collaboratrice di Immobiliare.it
Il Direttore generale dell’Associazione Bancari Italiana (Abi), Giovanni Sabatini, in un’audizione in Senato, ha chiesto di arrivare, per quanto riguarda la cessione del credito, a un sistema maggiormente flessibile ma in grado di prevenire i tentativi di frode.
L’intervento del Direttore Sabatini si è tenuto in occasione dell’esame del disegno di legge che riconosce alle imprese a forte consumo di risorse energetiche (gas, soprattutto), la possibilità di cedere i crediti di imposta loro riconosciuti. La cessione, secondo Sabatini, dovrebbe avvenire solo per intero e soggetta al limite di tre passaggi come per i bonus edilizi.
In tema di bonus edilizi, Sabatini ha spiegato che se il comparto delle costruzioni ha ottenuto buoni risultati è anche per la possibilità di scegliere lo sconto in fattura o la cessione del credito corrispondente alle detrazioni. Ha ricordato anche che, guardando i report mensili di Enea, emerge che nel periodo agosto 2021 – febbraio 2022 le detrazioni fiscali maturate per i lavori conclusi sono passate da 4,3 miliardi a 16,3 miliardi: la maggiore parte usufruisce di sconto in fattura o cessione del credito.
Occorre quindi rivedere le norme antifrode, che hanno introdotto una stretta in materia di cessioni del credito: nonostante Sabatini condivida le finalità di tali restrizioni, ha invitato a ripensare le regole in chiave di maggiore flessibilità. In particolare, ha chiesto attenzione specifica alle limitazioni soggettive e oggettive al fine di rendere più fluido il mercato dei crediti di imposta. Ha proposto anche la cessione di singole annualità, garantendo la regolarità delle operazioni con un codice univoco e la possibilità che le imprese convertano le perdite fiscali in crediti di imposta compensabili.