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Locali Commerciali, Uffici e Hotel 25 maggio 2022

Mapic Italy 2022: meno shopping e più servizi per i centri commerciali


Al Mapic Italy 2022 gli investitori puntano su modelli ibridi per le aree commerciali, con meno shopping e più food, divertimento e servizi.
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Vinci Formica

Collaboratrice di Immobiliare.it

Un nuovo modello ibrido per le aree commerciali: è ciò che è emerso dal confronto tra gli operatori del settore a Mapic Italy 2022.

Il nuovo modello di centri commerciali per attirare nuovi clienti

Il modello di mix ibrido, che caratterizza gli investimenti per gli shopping center, soprattutto dopo il lungo periodo di crisi dovuto alla pandemia da Covid, può essere una ricetta giusta da estendere a tutti gli altri centri, dagli outlet alle high-street, fino ai retail park, l’unico vero segmento che ha tenuto negli ultimi due anni e che è addirittura cresciuto.

L’idea è quella di riservare meno spazi esclusivamente allo shopping e invece allargare l’offerta al divertimento, ai servizi e al food: sarà così che si riuscirà a riportare i consumatori davanti alle vetrine e a fornire loro un’occasione per uscire e uno stimolo per non limitarsi esclusivamente all’e-commerce.

Il Mapic Italy 2022: l’evento italiano di retail e real estate

Sono giunti a questa conclusione un po’ tutti gli operatori del settore che nelle giornate del 18 e del 19 maggio si sono incontrati al Superstudio Maxi a Milano per la fiera specializzata, il Mapic Italy 2022: partendo da esperienze e punti di vista diversi, progettisti, sviluppatori, gestori e investitori Real Estate del segmento retail hanno parlato di questa nuova prospettiva.

Le riflessioni degli operatori del settore

Alessandro Mazzanti, ceo Italy di Cbre, fa presente che in questi ultimi due anni chi ha venduto solo on-line ha aumentato le vendite del 9%, ma chi ha venduto sia on-line sia nel negozio fisico le ha accresciute del 36%: ciò testimonia che non è affatto vero che le vendite on-line danneggiano il commercio fisico e che l’on-line sicuramente raggiunge e magari cattura il consumatore, ma lo spazio reale non va trascurato e anzi le due cose messe insieme funzionano sicuramente meglio.

A fronte di minori fatturati e di maggiori costi energetici e di gestione, è necessario generare presenze. Secondo Gianni Flammini, chairman Italydi Savills, è possibile riuscirci migliorando la qualità dei servizi proposti e diversificando l’offerta, per stimolare le famiglie e i giovani a frequentare questi spazi, ma senza che ciò sia finalizzato soltanto all’acquisto e senza porsi il problema se acquisteranno in loco o lo faranno on-line.

Per incrementare le presenze occorre quindi dare servizi aggiuntivi e generare nuove possibili esperienze, quali per esempio inserire parchi giochi e divertimento nei centri commerciali oppure negli spazi dedicati al food creare cooking class o dare la possibilità di organizzare feste.

Roberto Zoia, chairmandi Cncc Italy, il Consiglio nazionale dei centri commerciali fa notare che una strada proficua è quella del marketing sinergico tra centri commerciali e brand: ciò sta dando ottimi risultati nel settore dell’elettronica, perché i clienti sono tornati nei negozi a provare i prodotti, a farsi consigliare, ad acquistare accessori di tendenza.

Infine, egli sottolinea che è in crescita all’interno dei centri commerciali la quota dei servizi: ufficio postale, poliambulatorio, clinica odontoiatrica, veterinario, palestra aumentano le presenze e quindi i potenziali consumatori.

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