Collaboratrice di Immobiliare.it
L’installazione del cappotto termico rappresenta una delle misure più efficaci per migliorare l’efficienza energetica di un edificio. Questo sistema consente di isolare termicamente l’abitazione, riducendo i consumi di riscaldamento e raffrescamento, aumentando il comfort abitativo e migliorando il valore dell’immobile. Tuttavia, in alcune situazioni, il cappotto termico non è solo una scelta volontaria, ma un obbligo previsto dalle normative vigenti. Scopriamo quando è obbligatorio installare il cappotto termico e per quale motivo.
In Italia, le normative in materia di efficienza energetica e isolamento termico sono regolate da direttive europee e leggi nazionali. In particolare, la Direttiva Europea 2010/31/UE, il Decreto Legge 63/2013 (che modifica il D.Lgs. 192/2005), e il D.M. 26 giugno 2015 rappresentano i principali riferimenti normativi per chi desidera o è obbligato a migliorare l’efficienza energetica di un immobile.
Secondo quanto previsto dal D.M. 26 giugno 2015, in alcuni casi l’installazione del cappotto termico diventa obbligatoria in molte regioni italiane. Le disposizioni, inoltre, variano a seconda della zona climatica di appartenenza dell’immobile, prevedendo requisiti specifici in base alle caratteristiche dell’area geografica.
Un condominio o un proprietario di un immobile deve considerare l’obbligo del cappotto termico soprattutto quando si decide di intervenire in modo significativo sulla facciata dell’edificio. Il Decreto Requisiti Minimi 26 giugno 2015, nell’allegato 1 punto 1.4.3, specifica chiaramente che se più del 10% della superficie disperdente lorda dell’edificio viene interessata da lavori di rifacimento, scatta l’obbligo di adeguare l’immobile ai requisiti minimi di efficienza energetica. Ciò significa che, in questi casi, diventa indispensabile l’installazione di un sistema di isolamento termico, solitamente sotto forma di cappotto o facciata ventilata.
Inoltre, è importante sottolineare che le detrazioni fiscali per ristrutturazioni e miglioramenti energetici, come l’ex Superbonus 110%, rendono questo intervento vantaggioso non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico. Questo incentivo può coprire gran parte dei costi, facilitando l’adozione di misure di isolamento termico in edifici residenziali e condomini.
Nel caso in cui un condominio debba rifare la facciata, ma non disponga delle risorse finanziarie necessarie per installare un cappotto termico, esistono diverse soluzioni per rendere il progetto sostenibile. Un’opzione è quella di ricorrere alle Esco (Energy Service Company), società specializzate nel finanziamento di interventi di efficientamento energetico. Queste aziende possono finanziare l’intervento direttamente o tramite istituti finanziari, garantendo nel tempo il risparmio energetico.
In alternativa, anche senza il Superbonus, è possibile usufruire di detrazioni fiscali e finanziamenti agevolati, che uniti a un risparmio energetico garantito, rendono l’intervento meno oneroso. In casi estremi, se non è possibile procedere subito con l’isolamento termico, si può optare per soluzioni temporanee come la messa in sicurezza della facciata, avviando contemporaneamente un fondo cassa per i lavori futuri.