L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale (AdSPMAS) ha presentato il Piano Operativo Triennale 2022/2024 che prevede opere di riqualificazioni e ammodernamento dei porti di Venezia e di Chioggia, per un importo di 1,78 miliardi di euro.
Il nuovo modello portuale veneto
Il nuovo modello di porto veneto, così come definito dal Piano Operativo Triennale 2022-2024 dei Porti di Venezia e Chioggia, è un porto “integrato, regolato, innovativo, digitale, green, connesso e in continuo dialogo col territorio”(documento di programmazione di AdSPMAS).
Il piano per la riqualificazione di questi porti è frutto delle collaborazione tra istituzioni regionali e locali, amministrazioni portuali, rappresentanze sindacali con Venezia Port Community, enti culturali, forze universitarie e associazioni di cittadini, elaborato in accordo alle linee guida stabilite dal World Ports Sustainability Program dello IAPH (International Association of Ports and Harbors).
Gli interventi nei prossimi 3 anni
L’investimento
per i lavori ai due porti veneti di Venezia e Chioggia, verrà erogato in tre
anni e verrà suddiviso come segue.
- 1,5 miliardi di euro per la rigenerazione del cluster portuale. Per questo obiettivo è prevista la realizzazione e implementazione delle infrastrutture stradali e ferroviarie di ultimo miglio, il restyling del water-front dello scalo veneziano.
- 257,6 milioni di euro per la transizione energetica. Un investimento in sostenibilità ambientale, come previsto dal Green Ports del PNRR, che include l’elettrificazione delle banchine, la diffusione della mobilità elettrica, il lancio del Gnl e dell’idrogeno.
- 6,4 milioni per la realizzazione di un nuovo modello operativo di AdSPMAS, che inizia con la digitalizzazione dei sistemi interni.
- 1,55 milioni per Safety&Security, un intervento che include una serie di opere mirate a migliorare la sicurezza e la safety portuale, con azioni di formazione in materia di sicurezza sul luogo di lavoro e anche in merito alle misure di prevenzione dalle pandemie.
- 2,8 milioni di euro infine serviranno a rafforzare la relazione tra città e porto. Saranno programmate iniziative locali per la salvaguardia e valorizzazione del territorio. Ne è un esempio il progetto per la rivalutazione del patrimonio archivistico di Porto Marghera.
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