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Come avevamo anticipato, uno degli emendamenti alla Manovra di bilancio ha portato il tetto di spesa del cosiddetto Bonus mobili a 10.000 euro per il 2022. Meglio del previsto, considerando che si parlava di un ridimensionamento a 5.000 euro, soglia decisamente più bassa rispetto a quella per il 2021 che ammonta a 16.000.
Quindi, chi in questo momento è impegnato in lavori di ristrutturazione della propria casa e vuole sfruttare al massimo la detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, deve completare gli acquisti entro il 31 dicembre 2021. Nel caso invece in cui decidesse di rinviarli al nuovo anno, si troverà a fare i conti con il nuovo limite di spesa. Se poi l’intenzione è quella di completare gli acquisti nel 2023 o nel 2024 la soglia si abbasserà ulteriormente, arrivando a 5.000 euro.
Resta in ogni caso valido il principio secondo cui per poter usufruire del bonus 2021, sfruttando l’attuale tetto di spesa di 16.000 euro, è necessario aver iniziato i lavori di ristrutturazione edilizia della propria casa a partire dal 1° gennaio 2020.
I requisiti per accedere all’agevolazione saranno sempre i medesimi, anche nel 2022. Condizione imprescindibile è dare avvio a una ristrutturazione edilizia sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali. Gli interventi devono rientrare nel novero della manutenzione straordinaria, solo sulle parti condominiali è ammessa anche la manutenzione ordinaria.
Per usufruire dell’agevolazione è necessario aver iniziato i lavori di ristrutturazione prima dell’acquisto dei mobili o grandi elettrodomestici. Tuttavia, non è indispensabile che le spese sostenute di ristrutturazione siano state sostenute prima di quelle per l’arredo.
Attenzione però: se sono stati previsti degli interventi finalizzati al risparmio energetico – che rientrano quindi nel cosiddetto Ecobonus – non è possibile accedere per gli stessi anche al Bonus mobili.
Per accedere alla detrazione il pagamento dei mobili o degli elettrodomestici deve essere effettuato tassativamente con bonifico, carta di debito o credito. Non sono accettate altre modalità.
Se i beni sono stati acquistati tramite un finanziamento a rate la detrazione è comunque ammessa, purché la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le modalità prima indicate e il contribuente conservi una copia della ricevuta del pagamento.
Per poter chiedere la detrazione nella prossima dichiarazione dei redditi bisogna conservare l’attestazione del pagamento e le fatture o lo scontrino di acquisto dei mobili e degli elettrodomestici. Inoltre, è necessario allegare la dichiarazione dell’avvenuta ristrutturazione rilasciata dal Comune.