Per gli studenti che vivono fuori sede, è possibile usufruire di una detrazione Irpef del 19% sui canoni di affitto.

Vediamo come funziona questa agevolazione e come richiederla.


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Come funziona la detrazione per gli studenti fuori sede

Le spese sostenute dagli studenti universitari per vivere fuori sede rispetto al luogo di residenza possono essere detratte nella dichiarazione dei redditi grazie a un’agevolazione fiscale ad hoc.

È possibile fruirne sia nel caso di contratti di locazione stipulati o rinnovati, sia nel caso di contratti di ospitalità o di assegnazione stipulati con enti per il diritto allo studio, con università e collegi universitari, con enti senza fine di lucro e cooperative. 

I requisiti per la detrazione

È necessario che:

L’agevolazione vale non solo per gli studenti che frequentano le università, ma anche per quelli che studiano in istituti superiori e conservatori e che vivono all’estero con il programma Erasmus.

Non vale invece per master, dottorati e corsi di specializzazione. In tutti questi casi è prevista una detrazione Irpef del 19% sulle spese sostenute fino a un massimo di spesa di 2633 euro: è possibile quindi risparmiare fino a 500,27 euro annui. 


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Come richiedere la detrazione per i fuori sede

Per detrarre i canoni di locazione pagati innanzitutto è necessario che la spesa sia tracciabile, per esempio effettuata tramite assegno, MAV, carta di credito o di debito e quindi visibile sull’estratto conto del richiedente. 

Per poter fare la richiesta occorre essere in possesso dei seguenti documenti:

L’importo va inserito nel modello 730 del 2024, relativo a redditi percepiti e spese sostenute nel 2023, al quadro E – Oneri e spese, righi da E8 a E10, con il codice 18

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