Collaboratore di Immobiliare.it
Stando agli ultimi dati di Eurostat, gli italiani sono i giovani europei che lasciano la casa dei genitori più tardi di tutti, a 30,1 anni, secondi solo agli slovacchi e alle popolazioni balcaniche che diventano indipendenti a 31 anni.
Eppure negli ultimi due anni i giovani italiani appaiono sempre più vicini al sogno di una loro casa di proprietà: saranno le condizioni favorevoli di mercato, saranno i risparmi accumulati per via delle limitazioni alla vita sociale imposte dalla pandemia, ma sta di fatto che rispetto all’inizio del 2020 i mutui concessi agli Under 36 sono aumentati del 70%.
Questa è l’evidenza principale dello studio effettuato dal nostro portale in collaborazione con i partner Euroansa, società di mediazione del credito con più di 750 collaboratori e 200 uffici in tutta Italia, e Mutuiamo, società digitale di mediazione del credito a distanza.
Secondo l’analisi, sul totale dei mutui erogati la percentuale di quelli accesi dai più giovani sta quasi pareggiando quella degli Over 36, attestandosi oggi al 48%.
Come abbiamo visto, le condizioni del mercato con prezzi degli immobili fermi e i tassi di interesse dei mutui ai minimi storici hanno spinto i giovani a provare a comprare casa. Per farlo hanno avuto sempre meno bisogno di garanzie da parte di terzi, come i genitori. Lo studio ha infatti evidenziato che nel secondo trimestre del 2021 la percentuale di mutui giovani senza garante ha superato il 90%. La cifra media ottenuta nel corso dell’anno passato è stata di 120mila euro ma negli ultimi tre mesi, grazie alle iniziative del Governo come le garanzie Consap e un ulteriore abbassamento dei tassi, l’importo medio erogato è stato di 125mila euro.
I mutui accesi dai giovani senza ricorrere a un garante hanno registrato anche un Loan to Value più alto di chi invece chiede garanzie ad altri. Ricordiamo che il Loan to Value indica il rapporto fra la cifra concessa dall’istituto di credito e il valore di mercato dell’immobile. Questo dato, nel caso dei mutui Under 36 senza garante, spesso supera la soglia dell’80% del valore della casa acquistata. Guardando ai trend di questo parametro si nota come nell’ultima parte del 2021 si è sempre tenuto sopra questa soglia, segno della probabile correlazione con la manovra del Governo per incentivare gli acquisti immobiliari dei più giovani.
E gli effetti del Decreto Sostegni Bis sul mercato dei mutui si vedono anche sulle richieste pervenute alle banche: rispetto al periodo precedente alle misure infatti si è registrato un aumento dell’interesse da parte dei più giovani pari al 10%.
Commentando lo studio sui dati dei mutui ai giovani Under 36, il nostro Amministratore Delegato Carlo Giordano ha paragonato l’acquisto di una casa a una sorta di pensione integrativa. Infatti nel nostro Paese, soprattutto fra i più giovani, non hanno mai attecchito completamente le forme di risparmio forzoso che portano all’accumulo di risparmi per il post-pensione. Invece la nostra cultura è fortemente ancorata al valore della proprietà immobiliare e per questo per i giovani l’accensione dei mutui assume i connotati di una forma di risparmio emotivamente più valido, incoraggiato adesso anche dalle nuove misure governative.