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Se, per molti, la cucina è la stanza più importante della casa, il bagno è l’ambiente dedicato al benessere e al relax. È importante, quindi, trovare l’arredamento adatto per creare l’atmosfera ideale dopo una lunga giornata di lavoro. Alcune idee in materia si possono trovare al Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e l’Arredobagno, in programma alla Fiera di Bologna dal 23 al 27 settembre 2019.
Il Cersaie è la più importante esposizione per il design di superfici e ceramiche, con una vastissima selezione di pavimenti, carte da parati, rubinetteria, vasche, sanitari e tutte le ultime novità in fatto di accessori. Non si tratta solo di una rassegna di espositori: nel Padiglione 29 sarà allestito uno spazio dedicato a una nuova area tematica per ragionare sull’importanza della scelta di materiali, sanitari e arredi anche per i bagni generalmente considerati più anonimi, come quelli di aeroporti, stazioni e luoghi pubblici. Al Padiglione 31 sarà invece possibile assistere a dimostrazioni pratiche di posa in opera e incontrare di persona i maestri piastrellisti.
Accanto alla fiera non mancheranno conferenze e seminari, rivolti soprattutto ad architetti e progettisti, che garantiranno anche l’acquisizione di crediti formativi professionali. Diversi saranno i nomi del panorama internazionale che saliranno in cattedra. Occhi puntati inoltre sulla rassegna Costruire, Abitare, Pensare, nella quale architetti di fama mondiale presenteranno i propri progetti. Tra questi Anupama Kundoo, che si dedica soprattutto all’edilizia sostenibile, e Felipe Assadi, celebre per le costruzioni economiche, smontabili e trasportabili ovunque.
L’evento sarà ricco di mostre e appuntamenti culturali: nel Padiglione 30, ad esempio, saranno esposti ambienti bagno ispirati a nomi celebri tra cui i Beatles, Sigmund Freud, Coco Chanel e Piet Mondrian. Nell’intento dei curatori, Angelo Dall’Aglio e Davide Vercelli, l’esposizione si ispira al modello di una galleria d’arte. Non a caso, infatti, a inaugurarla sarà lo storico dell’arte Philippe Daverio.
di Giulia Dallagiovanna