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Contratti e Documenti 29 marzo 2022

Contratto locazione: ecco cosa bisogna fare per il rinnovo


Vediamo che bisogna fare per rinnovare un contratto di locazione, quali contratti sono previsti e, soprattutto, quanto si paga per il rinnovo del contratto.
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Ida Del Coro

Collaboratrice di Immobiliare.it

Il rinnovo del contratto di locazione consiste nella stipula di un nuovo contratto che può contenere condizioni differenti da quello precedente. Va distinto dalla proroga che, invece, consiste nel prolungare nel tempo il contratto in essere, senza che vengano apportate modifiche. 

Cosa fare per rinnovare il contratto di locazione?

Quando si affitta un immobile a uso abitativo, ci sono due possibili forme di locazione: 4+4 o 3+2. È vero che esiste anche la possibilità di stipulare un contratto di locazione transitorio, ma non prevedendo il rinnovo non rientra nei casi che ci siamo proposti di esaminare.

Contratti di locazione 4+4 

Prevedono una durata minima di 4 anni, trascorsi i quali il contratto può essere prorogato o rinnovato. La proroga prevede, dopo i primi 4 anni, un prolungamento automatico del contratto in essere, senza che ne vengano cambiate le clausole. Il rinnovo invece si può fare quando, terminato il secondo quadriennio, si possono pattuire nuove condizioni contrattuali.

Chi vuole rinnovare la locazione, sia che si tratti del conduttore che del locatore, deve inviare una raccomandata, almeno sei mesi prima della scadenza del secondo quadriennio. Chi riceve la richiesta di rinnovo deve comunicare la propria decisione entro 60 giorni dal ricevimento della raccomandata.  

Contratti di locazione 3+2

Dopo i primi tre anni d’affitto, il contratto di locazione 3+2, può essere prorogato per altri due anni alle medesime condizioni, a meno che conduttore e locatore non ne effettuino la disdetta. 

Alla scadenza degli ultimi due anni, il contratto può essere rinnovato per un ulteriore periodo di tempo. Se si sceglie di recedere il contratto bisogna inviarne comunicazione con una lettera raccomandata, almeno sei mesi prima della scadenza del contratto. Se il locatore e il locatario non comunicano la propria volontà entro i termini stabiliti dalla legge, il contratto d’affitto si rinnova automaticamente per altri due anni, alle stesse condizioni.

Quanto si paga per il rinnovo del contratto d’affitto?

Per la registrazione di un contratto di locazione sono dovute l’imposta di registro e l’imposta di bollo. In presenza di determinati requisiti è possibile optare per il regime della cedolare secca.

fabbricati a uso abitativo 2% del canone annuo moltiplicato per il numero delle annualità. Fabbricati strumentali per natura: 1% del canone annuo, se la locazione è effettuata da soggetti passivi Iva; 2% del canone, negli altri casi. Fondi rustici: 0,50 del corrispettivo annuo moltiplicato per il numero delle annualità. Altri immobili 2% del corrispettivo annuo moltiplicato per il numero delle annualità;

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