Collaboratrice di Immobiliare.it
È appena nato Metavanity, un vero e proprio museo nel Metaverso targato Vanity Fair, che esplora una nuova frontiera tecnologica. Si tratta di un luogo innovativo nel quale si potrà conoscere, sperimentare, raccontare e intrattenersi.
Il metaverso è una sorta di realtà virtuale condivisa attraverso la rete, che permette agli utenti di muoversi, utilizzando degli avatar, in spazi tridimensionali e nella quale si possono usare la realtà aumentata e le valute virtuali. Si tratta di una nuova opportunità grazie alla quale cambiare completamente prospettiva e riuscire a realizzare e vivere esperienze altrimenti impossibili.
Metavanity nasce da una collaborazione tra il celebre periodico Vanity Fair e Valuart, la nuova avventura italiana nel mondo degli NFT.
Il progetto è stato presentato il 21 aprile scorso nell’ambito della Biennale Arte di Venezia direttamente dal direttore della rivista, Simone Marchetti, come la realizzazione di una nuova mitologia ispirata a grandi costruzioni del passato, i cui lavori di realizzazione hanno preso avvio nel mese di settembre 2021.
Il museo virtuale è infatti ispirato alla struttura del Pantheon di Roma e, proprio come quest’ultimo, è costituito da una architettura sormontata da una cupola aperta, all’interno della quale è possibile muoversi tra stanze che ospitano le opere: si tratta quindi di un’esperienza incredibile e senza precedenti per gli utenti che lo visiteranno.
Il museo è costituito da un imponente spazio centrale e da dodici ambienti espositivi, che ospitano una mostra collettiva di 19 diversi artisti del panorama artistico crypto e digitale, tra i quali nomi di punta della scena internazionale come Fabio Giampietro, Billelis, Quasimondo, Luna Ikuta, Skygolpe, Jesse Draxler.
Si tratta di un’esperienza impensabile all’interno di un ambiente culturale tradizionale e rappresenta il punto di arrivo di un percorso che Vanity Fair, non nuova a questo genere di iniziative, aveva già intrapreso a partire dallo scorso anno.
A settembre del 2021, infatti, è uscita la prima copertina di Vanity Fair, dedicata nella fattispecie a Elodie, realizzata in NFT: i non-fungible token sono dei certificati, degli atti di proprietà che stabiliscono la provenienza, l’autenticità e la proprietà di un bene digitale e che non sono reciprocamente intercambiabili.
Successivamente, a febbraio 2022, è stato creato Vanity Player One, il primo avatar di un giornale, che è stato protagonista di un’inedita sfilata di moda indossando gli abiti delle collezioni degli stilisti della stagione. Ora Metavanity è un progetto veramente unico e proiettato al futuro e per visitarlo sarà sufficiente scaricare gratuitamente la App Hadem, disponibile per PC e per dispositivi Apple, molto presto anche per Android, registrarsi e farsi accogliere da VAL, un’Intelligenza Artificiale che accompagnerà il visitatore alla scoperta del museo.
I crediti dell’immagine di copertina sono di VanityFair.it