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San Francisco, USA
Opinioni 11 aprile 2022

Presente e futuro della bolla immobiliare statunitense


C’è preoccupazione nel real estate americano, dove i prezzi salgono da due anni. Sono leggermente scesi, per la prima volta, solo nel quarto trimestre 2021.
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Linda Compagnoni

Collaboratrice di Immobiliare.it

Investitori e privati cittadini degli Stati Uniti stanno mostrando una certa preoccupazione in merito all’andamento del mercato residenziale. Preoccupazione lecita dato l’aumento dei prezzi delle case che si è verificato dalla primavera del 2020.

Aumenti fino al 27%

Negli ultimi due anni, secondo i dati del Census Bureau e del Dipartimento per l’edilizia abitativa e lo sviluppo urbano, i prezzi medi degli immobili hanno raggiunto anche il +27%.

Un accenno di speranza è spuntato nel quarto trimestre del 2021 che ha visto per la prima volta i prezzi scendere leggermente. Per avere una stima dell’andamento del mercato, il più accurata possibile, Business Insider ha raccolto le opinioni di alcuni esperti.

I pareri degli esperti

Ian Shepherdson, founder and chief US economist di Macroeconomics, spiega come “il mercato immobiliare sia nelle prime fasi di un sostanziale rallentamento dell’attività, che innescherà un rallentamento nell’aumento dei prezzi delle case, a partire forse già dalla primavera”.

Ken Johnson, economista presso la Florida Atlantic University, definisce “irrazionali” e imprevedibili le attuali dinamiche di mercato raccomandando di aspettare e vedere come si evolve la situazione prima di comprare casa.

Con uno sguardo più attendo al mercato del real-state americano Rednif, questo febbraio, ha stilato un documento con i nomi delle 10 città che hanno visto una maggior impennata dei prezzi. Impennata causata in larga parte dall’interesse di molti investitori esterni, ma quali sono i principali fattori che lo hanno generato? Le dinamiche che hanno contribuito maggiormente ad avvicinare gli investitori esterni sembrano essere state: tutta una serie di leggi fiscali favorevoli, la disparità di budget degli acquirenti, dovuta al diverso costo della vita locale, e la fuga, durante la pandemia, dalle città più costose.

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