Prezzi delle case in aumento anche nel III trimestre del 2021, i dati Istat

Le ultime notizie sui prezzi delle case arrivano dalle rilevazioni dell’Istituto nazionale di Statistica, l’ISTAT. L’Ente ha infatti rivelato che l’Ipab (acronimo che sta per “indice dei prezzi delle abitazioni”) ha continuato a crescere anche dopo l’insorgere della pandemia, raggiungendo delle cifre considerevoli.

Prezzi delle case, crescono soprattutto le nuove costruzioni

È possibile rilevare un aumento di prezzo dell’1,7% rispetto ai mesi primaverili del 2020 e addirittura di un ulteriore dell’1,1% rispetto al terzo trimestre del 2021. Questo fenomeno colpisce tutti i complessi abitativi. Infatti in primis sono coinvolte le nuove costruzioni. Il loro valore dal precedente 2% schizza fino a raggiungere una cifra complessiva di 3,9%. Quelle invece preesistenti invece crescono ulteriormente arrivando a un 4,2%. Queste nel trimestre precedente non avevano registrato particolari movimenti, rimanendo stabili.

Aumentano i volumi delle compravendite

Secondo l’ente statistico la fluttuazione di questi valori è dovuta principalmente all’aumento dei volumi che includono sia gli acquisti sia le vendite. Lo evidenzia anche l’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate che nota un notevole aumento.

Si sono registrate infatti ben il 39% delle transazioni in più rispetto all’anno scorso. Se si effettua un confronto diretto con la prima metà del 2020 c’è da tenere in conto che si tratta di un periodo particolare. Infatti per circa quattro mesi il mercato è stato obbligato a “congelarsi” a causa della diffusione della pandemia. Per questo motivo da marzo a maggio sono state fisiologicamente registrate molte meno transazioni del solito.

Si può concludere però che in media confrontando i primi tre trimestri del 2021 con quelli dell’annata precedente è presente un aumento del 2,1%. Questo applica all’usato che ha subito un aumento del 1,8%. Allo stesso modo però sono state toccate alle nuove abitazioni che invece arrivano intorno al 3,3%. Infine il tasso di variazione acquisito per l’Ipab nel complesso si può considerare positivo dato che raggiunge il 2,6%.

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