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Prestito Arredamento
Tasse, Imposte e Normative 30 maggio 2022

Per acquistare mobili nuovi ecco il prestito arredamento


Si tratta di un prestito personale finalizzato all’acquisto di mobili nuovi, ma anche elettrodomestici, che si stipula direttamente con il venditore, che farà riferimento a una finanziaria.
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Giovanna Ferraresi

Collaboratrice di Immobiliare.it

Acquistare nuovi mobili non è mai stato così facile. Per permettere a tutti di eseguire un restyling della propria abitazione, per riattivare un settore, quello dell’arredamento, molto importante per la nostra economia, è disponibile il prestito arredamento.

Grazie a questa agevolazione, si potrà ottenere subito la liquidità necessaria all’acquisto di mobili nuovi, una somma di denaro che verrà poi restituita in comode rate.

Il prestito personale arredamento si stipula direttamente con il venditore che farà riferimento a una finanziaria: si tratta di un prestito finalizzato al solo acquisto di mobili per arredare in parte o completamente la casa.

Vediamo in dettaglio come funziona il prestito arredamento, come richiederlo e soprattutto se ci sono rischi per chi lo stipula.

Come funziona il finanziamento per l’acquisto di mobili?

I mobili si possono acquistare grazie al finanziamento che viene pattuito direttamente nel negozio di arredamento.

Il prestito arredamento può essere utilizzato per acquistare in forma privata uno o più mobili, anche un arredamento intero per la propria casa, completo degli elettrodomestici necessari come frigorifero, forno, cappa…

Come richiedere il prestito arredamento

Vi sono due modi per richiedere un finanziamento destinato all’acquisto di arredamento e grossi elettrodomestici:

  1. attraverso un finanziamento personale, dove la liquidità verrà accreditata direttamente sul conto corrente, con le rate previste da contratto;
  2. attraverso un prestito finalizzato, dove il rivenditore stabilisce una convenzione con un istituto di credito e il richiedente deve attivare il prestito che è vincolato all’acquisto del bene.

La somma viene data direttamente al venditore e l’acquirente rimborsa il finanziamento a rate.

La liquidità massima richiedibile è di 30.000 euro ed è dilazionabile con piano di ammortamento fino a 120 mesi.

Prestito arredamento: chi può richiederlo?

Il prestito arredamento può essere richiesto da

A parte queste categorie di percettori di reddito, va sottolineato che questo finanziamento è accessibile solo a seguito del controllo di visura creditizia pulita.  

Perché viene respinta la richiesta di prestito arredamento?

Prima di ottenere il finanziamento l’istituto di credito è autorizzato a fare una verifica sulla personale situazione creditizia del cliente.

Non verranno accettati i richiedenti che appaiono all’interno di banche dati come Crif, Ctc o Experian o nella centrale rischi della Banca d’Italia. Essere iscritti infatti a queste banche dati vuol dire essere cattivi pagatori, ed è impossibile ottenere un finanziamento.

Essere cattivo pagatore vuol dire aver:

Ma non solo, il prestito personale può essere respinto anche perché si sono fatte più domande tutte con esito negativo: non si consiglia di richiedere un prestito a più istituti in contemporanea se la situazione creditizia è compromessa, in quanto la segnalazione rimane in banca dati per 30 giorni e l’accumularsi di richieste piò solo peggiorare la situazione.


Leggi anche: UN PRESTITO PUÒ CADERE IN PRESCRIZIONE? SÌ, MA SERVONO ALMENO 10 ANNI


Prestito arredamento: che documenti servono?

Per accendere un prestito arredamento i documenti utili per un lavoratore autonomo sono:

La richiesta per un dipendente deve essere corredata di:

La richiesta di prestito per un pensionato di età inferiore ai 75 anni deve essere accompagnata da:

Per richiedere un prestito personale non è obbligatoria la firma di un garante, che diventa invece necessaria nel caso di reddito ritenuto insufficiente.

Pagare il prestito con la cessione del quinto

In caso di cattivo pagatore molti istituti di credito riescono comunque a portare avanti una pratica di finanziamento arredamento. Se infatti il soggetto definito cattivo pagatore è un dipendente statale, pubblico o di azienda privata con contratto a tempo indeterminato da almeno tre mesi, o pensionato con almeno 600 euro di reddito mensile, potrà ottenere la liquidità per acquistare i suoi mobili grazie alla cessione del quinto (rate per un importo massimo di 1/5 dello stipendio o pensione).

La liquidità richiesta sarà accreditata direttamente sul conto corrente, mentre la rata mensile sarà prelevata in modo automatico dallo stipendio o dalla pensione, senza rischi di rate impagate.

Cosa succede se si salta una rata

Non pagare una rata del finanziamento arredamento porterà a una serie di problemi che non vanno sottovalutati.

Prima di tutto, verrà avviata una mora sugli interessi e sulle rate non saldate dall’intestatario del prestito

Poi verrà fatta una segnalazione all’interno della banca dati che è accessibile agli istituti di credito. Dopo aver saltato il pagamento di una rata di prestito, ottenere altri finanziamenti sarà difficile.

Se si continua a non pagare altre rate, la finanziaria avvierà un pignoramento che in caso di reddito sarà applicato in modo diretto sulla busta paga o pensione con trattenuta obbligatoria, altrimenti con un pignoramento di immobili o beni.

Estinguere anticipatamente un finanziamento per l’arredamento

Si può estinguere il prestito arredamento prima della scadenza prevista dal contratto, come nel caso di tutti i prestiti personali, ma in questo caso l’intestatario del prestito oltre a rimborsare il debito rimasto, dovrà pagare una penale di indennizzo, che per legge non supera l’1% del capitale totale. Su 30.000 sono 300 euro di penale.

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