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Contratti d'affitto
Borsino Immobiliare 3 novembre 2023

Affitti, a ottobre calano domanda, offerta e canone medio


Secondo i dati dell’Osservatorio mensile di Immobiliare.it Insights, a ottobre l'offerta e la domanda di case in affitto tornano a calare.
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Pietro Gualtieri

Collaboratore di Immobiliare.it

Ottobre è un mese dal segno “meno” per quanto riguarda il mercato degli affitti in Italia. I dati elaborati da Immobiliare.it Insights nell’Osservatorio mensile del mercato residenziale italiano mostrano un calo sia nell’offerta degli immobili in affitto, sia della domanda, sia nel canone al metro quadro.

Offerta in calo, cresce solo al Nord-Est

La crescita dell’offerta ha avuto vita breve. Dopo il +22,2% di settembre, il delta nazionale torna negativo: -3,7% a ottobre. In calo soprattutto il Centro, con -9,8%, e il Sud, con -7,0%. Solo il Nord-Est registra un, seppur timido, aumento: +3,8% rispetto al mese precedente. Praticamente invariata l’offerta sulle Isole, con +0,5%.

Di seguito la tabella completa:

AreeDelta offerta
1 mese
Nord-Ovest-2,8%
Nord-Est3,8%
Centro-9,8%
Sud-7,0%
Isole0,5%
ITALIA-3,7%

Il calo è leggermente superiore nei piccoli centri, che toccano il -4,0%, mentre le grandi città con più di 250mila abitanti si fermano a -3,3%.

Capoluoghi, un Paese spaccato a metà

Molto più frammentato è il mercato degli affitti se si analizzano i dati capoluogo per capoluogo.

Da un lato, Venezia registra una crescita tutt’altro che indifferente: +99,3% rispetto all’offerta di settembre. Nel resto della provincia la situazione è ben diversa, addirittura opposta: si registra un calo del -7,3%. Bene anche altri capoluoghi di provincia veneti (+30,4% a Rovigo e +18,0% a Treviso).

Significativo è anche l’aumento ad Aosta (+26,3%) e a Cagliari (+31,5%). Altre città registrano una crescita più contenuta: Milano (+2,4%) e Ancona (+1,4%). Sostanzialmente stabili Genova (-0,2%) e Trieste (+0,0%).

Diversa la situazione nella maggior parte dei capoluoghi di provincia, dove il crollo raggiunge numeri a due cifre: Potenza (-37,2%), Perugia (-27,6%), Torino (-16,7%), L’Aquila (-16,4%) e molti altri.

Di seguito la tabella completa:

REGIONICapoluogoDelta offerta
1 mese
ABRUZZOL’Aquila-16,4%
BASILICATAPotenza-37,2%
CALABRIACatanzaro-16,3%
CAMPANIANapoli-10,2%
EMILIA ROMAGNABologna-7,6%
FRIULI VENEZIA GIULIATrieste0,0%
LAZIORoma-13,6%
LIGURIAGenova-0,2%
LOMBARDIAMilano2,4%
MARCHEAncona1,4%
MOLISECampobasso-11,7%
PIEMONTETorino-16,7%
PUGLIABari-11,1%
SARDEGNACagliari31,5%
SICILIAPalermo-3,2%
TOSCANAFirenze-7,9%
TRENTINO ALTO ADIGETrento-10,8%
UMBRIAPerugia-27,6%
VALLE D’AOSTAAosta26,3%
VENETOVenezia99,3%

Domanda in calo in tutta Italia

Ancora più significativo il calo della domanda a ottobre rispetto a settembre: il delta nazionale tocca i -8,8%. Tutti i dati delle cinque macro aree in cui è suddiviso il Paese mostrano il segno “meno”, come riporta la tabella seguente:

AreeDelta domanda
1 mese
Nord-Ovest-8,6%
Nord-Est-9,7%
Centro-10,6%
Sud-6,2%
Isole-2,3%
ITALIA-8,8%

Il calo è leggermente più significativo nelle città con più di 250mila abitanti rispetto ai piccoli centri (-9,4% contro -7,5%).

Capoluoghi, la domanda cresce solo a Potenza

Osservando i dai di tutti i capoluoghi italiani per quanto riguarda la domanda degli affitti a ottobre 2023, ce n’è uno che balza all’occhio: +146,0% a Potenza (addirittura +279,4% se si considerano i 12 mesi precedenti). Il capoluogo lucano è una mosca bianca nel panorama della Penisola nello scorso mese: tutte le altre grandi città registrano un calo più o meno evidente, che va dal -1,9% di Firenze al -40,2% di Venezia.

Di seguito la tabella completa:

REGIONICapoluogoDelta domanda
1 mese
ABRUZZOL’Aquila-5,9%
BASILICATAPotenza146,0%
CALABRIACatanzaro-11,6%
CAMPANIANapoli-4,4%
EMILIA ROMAGNABologna-6,4%
FRIULI VENEZIA GIULIATrieste-11,5%
LAZIORoma-10,6%
LIGURIAGenova-13,7%
LOMBARDIAMilano-11,0%
MARCHEAncona-4,7%
MOLISECampobasso-8,9%
PIEMONTETorino-5,7%
PUGLIABari-21,3%
SARDEGNACagliari-3,9%
SICILIAPalermo-5,5%
TOSCANAFirenze1,9%
TRENTINO ALTO ADIGETrento-25,5%
UMBRIAPerugia-15,1%
VALLE D’AOSTAAosta-20,9%
VENETOVenezia-40,2%

Canone al metro quadro verso la stabilità

In lieve calo anche il delta del canone d’affitto a ottobre 2023, sebbene si tratti di un calo talmente poco accentuato da rendere possibile parlare di sostanziale stabilità, come già avvenuto a settembre. La media nazionale è infatti di -0,2%, ovvero 12,7 euro al metro quadro. Si vai dagli 8,4 euro al metro quadro delle Isole ai 13,8 euro al metro quadro del Nord-Ovest.

AreeMedia di €/mqDelta prezzo
1 mese
Nord-Ovest13,8 €0,4%
Nord-Est12,0 €-1,4%
Centro13,1 €-0,5%
Sud9,0 €-0,4%
Isole8,4 €-0,1%
ITALIA12,7 €-0,2%

Mentre nelle grandi città si registra un lieve aumento dei canoni (+0,4% rispetto a settembre, pari a una media di 16,6 euro al metro quadro), nei piccoli centri i dati rilevano un calo del -0,5% (10,0 euro al metro quadro).

I capoluoghi dove l’affitto costa di più

La città con gli affitti più cari si conferma Milano, con una media comunale di 22,4 euro al metro quadro, il doppio della media nazionale. Il prezzo, naturalmente, cambia sensibilmente da quartiere a quartiere. Per affittare un appartamento in Centro servono 30,5 euro al metro quadro, mentre a Bisceglie-Baggio-Olmi il canone si dimezza e bastano 15,5 euro al metro quadro. Ma nel capoluogo lombardo il delta del canone rispetto a settembre 2023 è sostanzialmente stabile: +0,2%.

A crescere di più sono gli affitti a Trieste (+2,4%), Cagliari (+2,5%) e Aosta (+1,5%).

In calo, invece, soprattutto a Catanzaro (-3,5%), Bologna (-2,6%) e Campobasso (-1,1%).

REGIONICapoluogoMedia di €/mqDelta prezzo
1 mese
ABRUZZOL’Aquila7,4 €0,1%
BASILICATAPotenza6,6 €0,2%
CALABRIACatanzaro8,2 €-3,5%
CAMPANIANapoli13,1 €0,6%
EMILIA ROMAGNABologna17,5 €-2,6%
FRIULI VENEZIA GIULIATrieste10,0 €2,4%
LAZIORoma15,3 €0,7%
LIGURIAGenova8,4 €0,2%
LOMBARDIAMilano22,4 €0,3%
MARCHEAncona8,8 €-0,7%
MOLISECampobasso6,7 €-1,1%
PIEMONTETorino10,6 €0,2%
PUGLIABari11,1 €-0,1%
SARDEGNACagliari12,6 €2,5%
SICILIAPalermo8,3 €-0,7%
TOSCANAFirenze19,4 €1,1%
TRENTINO ALTO ADIGETrento11,0 €-0,2%
UMBRIAPerugia8,0 €0,9%
VALLE D’AOSTAAosta9,1 €1,5%
VENETOVenezia14,5 €0,3%
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