Former Head of PR and Communications di Immobiliare.it
Il mercato immobiliare di lusso si presta a essere meta di investimenti? Secondo gli esperti sì, purché la scelta ricada su appartamenti che abbinino il massimo comfort alle elevate prestazioni tecnologiche. Lo ha spiegato recentemente Il Sole 24 Ore che ha portato l’esempio di Milano, dove i canoni di locazione arrivano anche a 60mila euro al mese.
Sono sempre di più coloro che scelgono di vivere in affitto pur potendo permettersi l’acquisto di un immobile, soprattutto se si guarda al segmento lusso: colpito dalla crisi, ma destinato a riprendersi in fretta visto che l’emergenza sanitaria non ha intaccato più di tanto la capacità di spesa del target a cui si rivolge. I numeri confermano questo trend: nel 2020 si è registrato un boom di domande per case di lusso (purché dotate di giardino o terrazzo) sia nelle grandi città sia nelle località di villeggiatura più prestigiose come Courmayeur e Castiglione della Pescaia.
Tra i requisiti fondamentali richiesti dai potenziali affittuari ci sono la posizione, la metratura e soprattutto la funzionalità e la domotica: caratteristiche non così facili da trovare e che rendono la domanda superiore all’offerta. Ragione per cui, secondo Marco Sorbara, direttore commerciale di Engel & Völkers, i canoni non sono destinati ad abbassarsi nel breve periodo. Ma di quali cifre stiamo parlando? Ovviamente possono variare molto, però un esempio arriva dall’esclusivo complesso HabitariaGaribaldi 95 a Milano: secondo gli analisti immobiliari per la penthouse da 790 metri quadrati la richiesta si aggira intorno ai 40-60mila euro al mese. Chiaro, però, che anche l’investimento è proporzionato e non alla portata di tutti. In linea generale, comunque, bisogna considerare che la rendita di un appartamento di lusso in città è tra il 3 e il 4% l’anno.
di Laura Fabbro