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Ansano Cecchini, Presidente Euroansa
Opinioni 22 dicembre 2021

Mercato immobiliare 2022, tra nuove esigenze e una qualità del vivere più elevata


Affidiamo le previsioni per il mercato immobiliare alle parole di Ansano Cecchini, Presidente CDA Euroansa.
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Pietro Gualtieri

Collaboratore di Immobiliare.it

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Sarà un 2022 che in parte seguirà la strada delle tendenze che hanno già caratterizzato questo 2021: affidiamo questa volta le previsioni per il mercato immobiliare alle parole di Ansano Cecchini, Presidente CDA Euroansa.

Il 2022 sarà un anno positivo per il mattone? Quale direzione prenderà il settore?

L’anno in corso verrà chiuso con 700.000 compravendite (stima Nomisma): un numero elevatissimo, il più alto dal 2008. Si prevede che anche il prossimo sarà un anno quantomeno molto simile a quello appena passato. I fattori che portano a pensarlo sono vari e molteplici: il primo, legato anche agli effetti della pandemia, è il ritorno degli italiani alla valorizzazione dell’acquisto casa come bene primario per la famiglia, un desiderio che motiva molto le persone ad organizzare le proprie finanze in funzione del raggiungimento di questo importante obbiettivo. Un altro fattore è senz’altro il prezzo degli immobili ancora sensibilmente ridimensionato rispetto agli anni che vanno dal 2005 al 2012 che spinge gli acquisti e gli investimenti.
Il terzo è il sostegno al settore da parte delle banche attraverso l’erogazione dei mutui, che, grazie a un’attenzione maggiore alla qualità del credito negli anni, è divenuto più regolare e costante e protegge maggiormente il settore da crisi come quella avvenuta con i mutui sub-prime.

Dove converrà investire? Grandi città o piccoli centri?

Le grandi città sono un investimento sicuro a patto che si scelga bene la tipologia dell’immobile e la location migliore: è fondamentale in questo senso la scelta di un agente immobiliare professionale. Per l’investimento nei centri minori, serve un po’ più attenzione ai servizi forniti (università, ospedali, aeroporti) e agli spazi esterni dell’immobile come giardini o terrazze.

Quali saranno le richieste degli utenti? A cosa punteranno maggiormente nel nuovo anno?

Le persone richiedono immobili con maggiore attenzione contesto, alla dimensione e vivibilità degli spazi, ai consumi energetici, alle superfici esterne, al comfort. Sono richiesti immobili in zone sicure, con camere più grandi o in numero maggiore, con spazi esterni, con attenzione alla classe energetica, ben isolate termicamente e acusticamente in maniera che la casa sia un ambiente molto piacevole da vivere.
In sintesi richiedono in generale maggiore qualità nell’immobile che si traduce in un miglioramento della qualità di vita da tutti i punti di vista, e sono disposti, là dove possibile, ad alzare l’asticella del prezzo per ottenerla.

La proroga dei bonus dedicati al mondo della casa e dei condomini anche per il 2022 influirà sull’andamento delle compravendite?

È innegabile, i bonus fiscali hanno permesso di eseguire interventi importanti che altrimenti sarebbero stati spesso non realizzabili ed hanno contribuito così alla vivacità del mercato. I venditori possono utilizzare i bonus per eseguire dei lavori di ristrutturazione prima di vendere l’immobile incrementandone così appetibilità e valore. Se invece guardiamo questa possibilità dal punto di vista dell’acquirente, con l’aiuto dei bonus potrebbe riuscire a ristrutturare l’immobile appena acquistato migliorando ancor più l’investimento fatto.
Durante il 2021 c’è stata un po’ la “corsa al bonus” da parte di tutti, che nel 2022 molto probabilmente si normalizzerà anche alla luce delle modifiche su alcune aliquote e tipologie di interventi. Lo strumento sarà sempre molto utile al mercato delle compravendite anche nel prossimo anno ed il suo utilizzo sarà maggiormente pulito da effetti di eccessiva pubblicità.

Domanda delle domande: a chi intende mettersi alla ricerca di una casa durante il prossimo anno, suggerisce l’acquisto o l’affitto?

L’acquisto della casa si può vedere come il primo strumento di previdenza pensionistica per le famiglie, in quanto permette di risparmiare denaro che altrimenti andrebbe speso nell’affitto e di abbattere le spese familiari future una volta arrivati all’età della pensione. Specialmente per le persone più giovani (ma in generale per tutti) che avranno trattamenti pensionistici più risicati rispetto al passato, avere l’immobile di proprietà rappresenterà un valore immobilizzato e un metodo per riuscire a vivere bene in futuro.
Inoltre, in un mercato che come abbiamo visto, sta incrementando il numero delle compravendite, i prezzi andranno inevitabilmente ad aumentare. L’aquisto della casa nel 2022 rappresenta quindi un buon acquisto che si valorizzerà ancor più nel tempo.
Infine, il mercato dei mutui, ha oggi flessibilità e condizioni così vantaggiose che rendono l’acquisto molto conveniente anche con il mutuo. I tassi d’interesse sono molto bassi e mediamente la rata del mutuo è sensibilmente più bassa del canone di locazione per affittarlo.

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